Dalla terra alla tavola, passando per il caffè. È il percorso virtuoso che da tredici anni lega Agrifan di Morghengo, unica azienda novarese coinvolta, a Nespresso all’interno del progetto “Da chicco a chicco”, esempio concreto di economia circolare dove sostenibilità ambientale e aiuto sociale procedono insieme.
Le capsule di caffè usate, raccolte in oltre duecento punti tra boutique e isole ecologiche in un centinaio di città italiane, vengono portate a Gavardo (Brescia) per essere separate: l’alluminio, riciclabile all’infinito, torna in fonderia, mentre i residui di caffè diventano fertilizzante naturale grazie alla collaborazione con l’azienda pavese Acqua&Sole.
Dal 2011 questo sistema ha consentito di recuperare più di 12 mila tonnellate di capsule, generando 700 tonnellate di alluminio e 7 mila tonnellate di compost utilizzato in agricoltura. Proprio questo fertilizzante viene impiegato nei terreni di Agrifan, che ne distribuisce circa il 40% dei suoi 300 ettari.
Il compost, miscelato con sfalci vegetali e altri materiali organici, contribuisce a migliorare la salute del suolo e a ridurre l’uso di concimi chimici. L’azienda, in cambio, fornisce a Nespresso parte del riso prodotto, che viene destinato a enti benefici come Banco Alimentare e Fondazione Progetto Arca per sostenere mense e centri di accoglienza in Piemonte, Lombardia, Lazio, Puglia ed Emilia Romagna.
In oltre un decennio, il progetto ha permesso di donare 6.600 quintali di riso, pari a 7 milioni di piatti serviti alle persone in difficoltà. Un esempio di filiera sostenibile che unisce agricoltura, riciclo e solidarietà, dimostrando come anche una semplice capsula di caffè possa contribuire a far crescere un futuro più equo e rispettoso dell’ambiente.