Attualità - 17 ottobre 2025, 18:20

''Il diritto internazionale viene seppellito sotto le macerie di Gaza e della pulizia etnica in Cisgiordania''

Dal Medio Oriente, dove si trova, la villadossolese Luisa Morgantini (Assopace) commenta ''l'accordo di pace imposto da Trump, nel quale non si parla dello Stato di Palestina''

''Il diritto internazionale viene seppellito sotto le macerie di Gaza e della pulizia etnica in Cisgiordania''

La firma dell’accordo di Pace tra Israele e Hamas ha portato ottimismo sulla risoluzione dei problemi in Palestina.

Chi meglio di Luisa Morgantini, originaria di Villadossola, attivista e politica italiana, è tra le fondatrici delle Donne in Nero italiane, dell’Associazione per la pace e della rete internazionale di Donne contro la guerra e da anni attiva in Palestina, può darci un quadro di quello che sta accadendo.   

Luisa, cosa pensi dell’accordo di pace imposto da Trump?

  ‘’Nell'accordo di pace imposto da Trump, il diritto internazionale viene definitivamente seppellito sotto le macerie di Gaza e della pulizia etnica in Cisgiordania, insieme al diritto al ritorno dei profughi palestinesi ancora nei campi profughi in Siria, in Libano, in Giordania e il diritto del popolo palestinese all'autodeterminazione.

E' un accordo osceno, con alcune cosa indubbiamente positive, come il temporaneo cessate il fuoco, dopo due anni di genocidio, di popolo affamato di bambini, donne, uomini, animali, la distruzione ambientale e archeologica, la distruzione del 90 per cento delle città, paesi , villaggi, campi profughi, i gazawi  sorridono a metà, abbiamo visto il loro ritorno al nord, dove però trovano solo macerie e mine lasciate sul campo che esplodono uccidendo come e' successo qualche giorno fa nel nord di Gaza. 

Israele malgrado l'accordo di tregua, continua ad uccidere palestinesi a Gaza, ma si è già visto nel passato, usa gli accordi per estendere sempre più la colonizzazione della terra di Palestina.

Nell'accordo non si parla della Cisgiordania....

''Sì, nell'accordo non si parla della Cisgiordania, continuando così a dividere il territorio occupato palestinese in due, mentre la comunità  internazionale continua ad affermare sterilmente la soluzione due popoli e due stati, nella Cisgiordania continua la pulizia etnica con l' esercito di occupazione militare israeliano che invade costantemente aree delle città come Nablus, Jenin, Ramallah, Tulkharem, Hebron, che dovrebbero essere sotto controllo dell' autorità palestinese, sia amministrativamente che con la sicurezza..

A partire dall'operazione "defensive shield" dell'aprile 2002, dopo l'invasione di Sharon sulla spianata delle moschee a Gerusalemme, e la devastante seconda Intifadah, arresta migliaia di palestinesi , demolisce case, evacua campi profughi, ruba acqua, terra e impedisce con decreti militari il raccolto delle olive> anche questo non nuovo è dal 1967 che Israele conduce queste azioni illegali in tutti i territori occupati dal 67,Cisgiordania, Gaza e  Gerusalemme Est,  

In Cisgiordania oggi vi sono più di cinquantamila sfollati dai campi profughi di Jenin, Tulkarem, e intere comunità rurali costretti a lasciare la loro terra, per la violenza dei coloni, che illegalmente occupano la terra palestinese. Basti pensare che dagli accordi Oslo (1993) in poi i coloni che erano 150.000, oggi sono più di 750.000, sono ovunque e al 7 ottobre in poi sono cresciuti enormemente in numero e nella violenza degli attacchi ai palestinesi, bruciano case, auto, uccidono persone e greggi, sradicano alberi di ulivo secolari, rubano alle collettività beduine greggi. Sono, purtroppo insieme alla maggioranza della popolazione israeliana razzisti, fanatici e fondamentalisti messianici, ripetono costantemente insieme a ministri del governo israeliano che quella terra é loro per diritto divino e che i palestinesi se ne devono andare o con l'esilio volontario e con la forza.

La Corte Internazionale di giustizia nel luglio del 2024 ha sentenziato che l'occupazione militare israeliana é illegale ed ha dato tempo un anno, ora trascorso, per mettere fine all'occupazione. Inascoltata la Corte di giustizia come la Corte penale internazionale con la sua sentenza di arresto di Netanyahu e di Gallant; anzi Trump sanziona entrambe le corti oltre a Francesca Albanese, straordinaria e infaticabile relatrice delle Nazioni Unite in difesa del diritto internazionale cosi messo al bando in primo luogo da Israele e dai governi occidentali e non solo.

Finalmente a casa gli ostaggi israeliani, non così per i prigionieri o ostaggi palestinesi, gran parte dei prigionieri palestinesi sono stati mandati in esilio o costretti a vivere lontano dalle loro case. Ai palestinesi esiliati in Egitto o in Turchia, il governo Israeliano vieta alle famiglie che vivono in Palestina di raggiungerli, sono gli israeliani a controllare il passaggio del ponte Allenby in Giordania, unica uscita per i palestinesi. 

Penso che tutti abbiano visto le condizioni in cui sono ridotti i prigionieri palestinesi, denudati, picchiati, umiliati, abusati, torturati. E' tutto scritto sia nei rapporti di Betselem, organizzazione israeliana per la difesa dei diritti umani, come nei rapporti dei relatori delle Nazioni unite, ma soprattutto nelle testimonianze dei prigionieri palestinesi rilasciati. Non hanno liberato Marwan Barghouthi, un leader amato dal popolo palestinese e che si é sempre battuto per una pace con giustizia e per l'unità del popolo palestinese. a sua mancata liberazione è  il segno che il governo israeliano non vuole la pace, ma solo la sottomissione del popolo palestinese. Una campagna che dovremo fare come società civile è per la liberazione di Marwan Barghouthi e di tutti i prigionieri palestinesi.

Ne trarranno giovamento entrambi i popoli?

‘’E' Israele che occupa militarmente la Palestina , anche se nella retorica della propaganda israeliana sono sempre loro le vittime. 

 Ci raccontano una storia alla rovescia naturalmente con la complicità della nostra stampa e dei nostri governi.

 La pace se è pace con giustizia e non quella imposta da un Presidente Usa che si crede Dio e che purtroppo il popolo americano ha votato e al quale i nostri governi europei e buona parte del mondo si accoda. 

Certo ne beneficeranno, tutti e due, gli israeliani dovranno abbandonare la loro arroganza, razzismo, apartheid e piano coloniale, dovranno accettare di vivere senza l'ossessione della sicurezza inculcategli nella mente fin da bambini, riappropriarsi del "mai più per nessuno" e non del mai più a me che genera solo terrore e morte. accettare i palestinesi più di due milioni,con cittadinanza israeliana, annullati come minoranza dalla legge del 2018 passata alla Knesset (parlamento isrealiano) che designa lo stato israeliano come stato esclusivo degli ebrei. 

Molti israeliani rifiutano questa legge, così come l'opposizione israeliana alla Knesset ormai fatta solo dalla Joint list , 14 rappresentanti su 120 di cui uno ebreo israeliano votato nella lista d Hadash, i cui parlamentari vengono continuamente cacciati dalla Knesset. 

Per i palestinesi, liberati dall'occupazione militare e conquistando la sovranità, potranno finalmente respirare e costruire il loro stato cosi come lo vorranno, con la libertà di movimento di esportazione e importazione, senza la presenza militare sapranno perdonare e convivere, non sono mai stati un popolo aggressore, per anni hanno convissuto con ebrei, musulmani, cristiani, agnostici, atei potrebbero tornare a farlo  in uno stato libero e non confessionale. E'' un sogno, ma vale la pena farlo camminare.

Dopo questo primo momento di ottimismo pensi che l’accordo si svilupperà o incontrerà ostacoli?

     Qui in Palestina dove mi trovo non c'è ottimismo, ogni giorno sperimentano la brutalità dell'occupazione militare e la violenza dei coloni e soprattutto gli arresti di innocenti e il furto quotidiano della loro terra e delle loro risorse. e vedono che nel piano Trump e nel beneplacito dei mediatori arabi e turchi e dei paesi occidentali, la sovranità palestinese non esiste, i palestinesi sono figli di un Dio minore. La responsabilità' passa a noi non solo ai paesi occidentali , ma al mondo intero, i cui governi  hanno dimostrato in questi due anni di genocidio a Gaza (tranne lodevoli eccezioni)  di essere dalla parte del carnefice, lo Stato di Israele con il suo piano strategico della grande Israele, sostituendosi al popolo nativo di quella che era la Palestina storica. 

Noi società civile dobbiamo continuare a mobilitarci, a compiere ogni azione possibile affinché i nostri governi ripristino il diritto internazionale e non considerare se' stessi e Israele al di sopra e assolti ai crimini che si continuano a commettere.

Quel poco di ottimismo che si sente qui arriva dal fatto che i popoli e gli italiani sono per la libertà della Palestina.

Andiamo avanti con coloro che pensano che dal fiume al mare tutti e tutte devono essere liberi e uguali e rafforzando che in Israele manifesta con i palestinesi per dire no al genocidio, no al colonialismo’’. 

Sei ottimista sulla nascita di uno Stato di Palestina?

‘’Sono più di 190 i paesi che hanno riconosciuto lo stato di Palestina, non l' Italia, le mozioni per il riconoscimento dello stato di Palestina  presentato al parlamento italiano da Avs (sinistra italiana e verdi), M5stelle, Partito Democratico, sono state sconfitte, facciamo pressione affinché l' Italia riconosca la Palestina, questo accordo non parla minimamente dello stato di Palestina’’.

Renato Balducci

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