Cultura - 22 settembre 2025, 16:39

Novara e la Shoah: la presentazione del libro di Anna Maria Cardano colma un vuoto di memoria storica

Domani a Novara la presentazione di Novara e la Shoah di Anna Maria Cardano, un’opera che ricostruisce persecuzioni ed episodi di solidarietà durante le leggi razziali

Novara e la Shoah: la presentazione del libro di Anna Maria Cardano colma un vuoto di memoria storica

Domani, martedì 23 settembre alle ore 17.30, presso l’Arengo del Broletto di Novara, sarà presentato il volume “Novara e la Shoah. Presenza e persecuzione antiebraica tra indifferenza, complicità e soccorso” di Anna Maria Cardano, edito da Interlinea e promosso dall’Istituto Storico Fornara.

Il libro rappresenta un tassello fondamentale per la memoria storica della città, ricostruendo con rigore le vicende degli ebrei novaresi dagli anni Trenta fino al 1943, quando le persecuzioni razziali travolsero famiglie e comunità.

Gli interventi alla presentazione

L’evento si aprirà con i saluti istituzionali di:

Paolo Cattaneo, presidente dell’Istituto Storico Fornara,

Roberto Cicala, editore di Interlinea.

Seguiranno gli interventi dell’autrice Anna Maria Cardano e della storica Elena Mastretta, che offriranno al pubblico un approfondimento sui contenuti del volume e sul valore della memoria.

Settembre 1943: un mese di sangue e persecuzioni

La data scelta per la presentazione non è casuale. Settembre e ottobre del 1943 segnarono l’inizio delle stragi di ebrei nel Novarese e nel Verbano Cusio Ossola.

Tra gli episodi più noti figura il tragico eccidio di Meina, ma il libro getta luce anche su fatti avvenuti a Novara il 19 settembre 1943, quando furono arrestati:

Giacomo Diena,

Amadio Jona,

Bertie Sara Kaatz,

Renée Marie Henriette Citroen.

I loro destini, rimasti a lungo incerti, vengono ora ricostruiti con nuove fonti e un approccio documentato.

Il valore della ricerca storica

Attraverso documenti d’archivio, articoli dell’epoca e testimonianze, il volume analizza il contesto novarese mostrando come gli stereotipi radicati e i pregiudizi abbiano favorito l’applicazione delle leggi razziali del 1938anche nella città.

Ne emerge un quadro complesso:

Indifferenza di molti cittadini,

Complicità di chi collaborò attivamente,

Gesti di soccorso che permisero ad alcuni di salvarsi.

Come sottolinea Rossella Bottini Treves, presidente della Comunità ebraica di Vercelli, Biella, Novara e VCO:

«Grazie a ricerche di alto profilo come questa si riescono a restituire parzialmente dignità e visibilità agli ebrei di Novara».

Le parole dell’autrice: un invito alla responsabilità

L’autrice, Anna Maria Cardano, mette in evidenza il senso profondo della sua ricerca:

«Occorre ripartire dalla conoscenza per vivere in una società in cui, diversamente dal 1938, l’antisemitismo non debba più essere tollerato. Ognuno di noi è responsabile di questo futuro».

Il libro diventa quindi non solo un contributo storico, ma anche un monito civile e morale, un invito a riflettere sulla responsabilità collettiva di fronte al passato e al presente.

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A SETTEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU