La Fondazione Ufficio Pio lancia tre nuove borse di studio, finanziate da lasciti testamentari, per favorire l’accesso e il completamento degli studi universitari di giovani in condizioni economiche e sociali fragili. L’Italia resta fanalino di coda in Europa per numero di laureati e l’iniziativa punta a colmare questo divario, sostenendo chi rischia di restare escluso dai percorsi formativi.
I contributi, fino a 15.000 euro ciascuno, saranno erogati a rate legate al raggiungimento di specifici obiettivi (immatricolazione, frequenza, esami superati, conseguimento del titolo), così da garantire continuità e responsabilità nel percorso di studio.
Tre i bandi attivati:
Ermanno Costantini e Maria Teresa Fossati Reyneri – una borsa per studenti di Medicina e Chirurgia dell’Università di Torino in difficoltà economiche o personali.
Faustino e Giuseppina Moretti – cinque borse per studenti universitari o dottorandi con disturbi del neurosviluppo iscritti negli atenei piemontesi, con un progetto di studio pluriennale.
Giulio Robustelli Pisani – tre borse per giovani che hanno partecipato ai programmi della Fondazione tra il 2015 e il 2025 e che intendono proseguire la formazione post-laurea in Italia o all’estero.
Le borse coprono spese universitarie e correlate, dai materiali didattici all’alloggio. Le candidature sono riservate a chi ha un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro e possono essere presentate entro il 20 ottobre 2025 sul sito della Fondazione e su quelli degli atenei piemontesi.
“Il merito va inteso in senso ampio, riconoscendo impegno e continuità anche in condizioni difficili”, ha sottolineato la presidente Franca Maino. Dello stesso tenore i commenti dei rappresentanti di Università di Torino, Politecnico e Università del Piemonte Orientale, che hanno ribadito l’importanza di un diritto allo studio realmente inclusivo.