Eventi - 17 settembre 2025, 14:00

Presentazione del libro su Novara e la Shoah

Anna M. Cardano racconta la persecuzione antiebraica nel Novarese durante la Seconda Guerra Mondiale al Broletto di Novara

Presentazione del libro su Novara e la Shoah

Un’opera di ricerca che colma un vuoto nella memoria storica del territorio. Martedì 23 settembre, alle ore 17.30, nel Salone dell’Arengo del Broletto di Novara verrà presentato il libro Novara e la Shoah. Presenza e persecuzione antiebraica tra indifferenza, complicità e soccorso, scritto da Anna M. Cardano e pubblicato da Interlinea, con il sostegno dell’Istituto Storico Fornara.

L’appuntamento, che vedrà gli interventi dell’autrice e di Elena Mastretta, sarà introdotto dai saluti di Paolo Cattaneo, presidente dell’Istituto, e di Roberto Cicala, editore. La data scelta è particolarmente significativa: in questi stessi giorni, tra settembre e ottobre del 1943, a Novara e in diverse località dell’attuale Vco, furono arrestati e uccisi numerosi ebrei, con l’episodio più noto della strage di Meina.

Il volume, arricchito da documenti, fotografie e da un dettagliato indice dei nomi, offre un quadro approfondito delle persecuzioni antiebraiche nel Novarese, mostrando come anche qui, a partire dagli anni Trenta, pregiudizi e stereotipi abbiano alimentato un antisemitismo che trovò terreno fertile nelle leggi razziali del 1938 e culminò, pochi anni dopo, nella deportazione e nell’assassinio.

Particolare attenzione è dedicata agli arresti del 19 settembre 1943 a Novara, con la ricostruzione delle vicende di Giacomo Diena, Amadio Jona, Bertie Sara Kaatz e Reneé Marie Henriette Citroen. Figure spesso rimaste nell’ombra, ma che grazie alla ricerca di Cardano ritrovano oggi la loro identità e memoria.

"Grazie a lavori come questo – sottolinea Rossella Bottini Treves, presidente della Comunità ebraica di Vercelli, Biella, Novara e Vco, che firma un saluto introduttivo al volume – si riescono a restituire dignità e visibilità agli ebrei di Novara".

Anna M. Cardano, storica e docente novarese, già parlamentare nella XV legislatura, ha dedicato oltre dieci anni a questa ricerca, consultando archivi, giornali e testimonianze. Nel volume affronta anche le reazioni della città nel dopoguerra e l’ascolto riservato ai sopravvissuti, ponendo interrogativi ancora attuali sul senso della memoria e sulla responsabilità collettiva.

"Occorre ripartire dalla conoscenza – scrive l’autrice – per costruire una società in cui l’antisemitismo non debba più essere tollerato. Ognuno di noi è responsabile di questo futuro".

a.f.

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