Un’altra brutta pagina di sport arriva dai campi dell’Eccellenza piemontese. Nel match di campionato tra Accademia Borgomanero e Borgosesia, disputato domenica, il giovane attaccante di casa Jean Enrico Kouadio, cittadino italiano di origini ivoriane, è stato preso di mira con cori razzisti provenienti dalla tribuna ospite.
Tutto è nato dopo un normale contrasto di gioco: un avversario cercava di perdere tempo e tra i due è nato un breve diverbio. A quel punto, da un gruppo di tifosi del Borgosesia, è partito il coro offensivo: «Scimmia! Scimmia!». Un insulto ripetuto più volte, udito chiaramente anche dalle panchine.
Nessun stop del direttore di gara
Kouadio ha immediatamente segnalato l’accaduto all’arbitro, che tuttavia ha deciso di non sospendere l’incontro. Una scelta che ha alimentato tensioni in campo e acceso il confronto tra gli staff delle due squadre.
Il dossier inviato alla Federazione
Al termine della partita, i dirigenti dell’Accademia Borgomanero hanno chiesto che l’episodio fosse riportato a referto e hanno consegnato alla Federazione un filmato in cui gli insulti si sentono chiaramente. Ora la società si attende un provvedimento esemplare nei confronti dei responsabili.
Ancora una volta, il calcio dilettantistico si trova a fare i conti con episodi di razzismo che nulla hanno a che vedere con lo sport e che rischiano di oscurare il valore educativo del gioco più popolare al mondo.