(Adnkronos) -
Dalle zebre e le antilopi nella villa di Viktor Orbán agli orsi e i cervi nella tenuta di Viktor Yanukovych. Alcuni politici si sono distinti non solo per la loro leadership autoritaria, le dimore di lusso e i palazzi dorati, ma anche in qualità di padroni di animali esotici inusuali. Le recenti immagini, girate con un drone, della tenuta di famiglia del primo ministro ungherese, Viktor Orbán, a Hatvanpuszta, hanno scatenato polemiche e rivelato che tra suppellettili lussuosi, fontane e giardini di palme, si aggiravano nel cortile anche zebre e antilopi. Il ministro degli Esteri polacco Radosław Sikorski aveva contestato Orbán dopo il filmato, chiedendogli se le zebre fossero trattate come "animali da fattoria tradizionali" in Ungheria.
'Politico' ha esaminato tutti i politici "controversi" amanti degli animali sui generis elencandone svariati. Orbán, non è il solo. L'oligarca georgiano, Bidzina Ivanishvili, ex primo ministro, che attualmente risiede in un castello neomoderno, aveva creato un impressionante zoo personale nella sua villa, che comprendeva pinguini, zebre, lemuri, un canguro e addirittura un acquario per gli squali. In un'intervista descrisse il suo unico squalo come piccolo, lungo "solo un metro e mezzo" e aggiunse "i lemuri vagano liberi nel mio cortile come gatti".
Anche l'ex presidente dell'Ucraina, Viktor Yanukovych, è celebre per il suo zoo privato con pavoni, fagiani, cervi e orsi. Ma furono gli struzzi, che popolavano la sua villa, a fare più scalpore quando in un'intervista disse: "Sostengo gli struzzi, cosa c'è di sbagliato in questo?", una frase che scatenò un'ondata di meme e polemiche. Secondo 'Politico', anche il presidente ceceno, Ramzan Kadyrov, possiede decine di animali nei suoi numerosi palazzi tra cui una tigre, un leone e un coccodrillo.
Questi animali tanto rari quanto preziosi diventano anche protagonisti di "doni" diplomatici tra paesi. L'anno scorso la Russia ha donato alla Corea del Nord più di 70 animali, tra cui un leone africano, due orsi bruni e due yak come gesto di gratitudine verso l'appoggio del paese nel conflitto contro l'Ucraina. Durante la recente visita in Arabia Saudita del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il tycoon ha ricevuto in dono una coppia di rari leopardi arabi destinati allo Smithsonian National Zoo, lo zoo nazionale di Washington.