Sanità - 31 luglio 2025, 20:39

Nuovo ospedale di Novara, parte la fase operativa: progetto e lavori entro il 2026

Presentata la “Città della Salute e della Scienza”: un polo d’eccellenza da 711 posti letto, sostenibile e innovativo, che cambierà il volto della sanità piemontese.

Presentato ufficialmente oggi alla presenza del presidente Alberto Cirio e dell’assessore alla Sanità Federico Riboldi il progetto e il cronoprogramma aggiornato per la realizzazione della Città della salute e della scienza di Novara.

Dopo l’aggiudicazione della concessione per la costruzione del nuovo ospedale avvenuta pochi giorni fa, il presidente Cirio ha voluto sottolineare: «Ci sono progetti che restano per anni sulla carta. Poi ci sono quelli che si realizzano. Oggi siamo qui perché questo è uno di quei casi in cui si passa dalle parole ai fatti. La Città della Salute sarà una risposta concreta per Novara e per tutto il Piemonte orientale. Non è stato tutto semplice. Gli ostacoli ci sono stati, e anche i momenti più delicati non sono mancati. Regione e assessorato hanno seguito passo dopo passo questo percorso, stando al fianco dell’Azienda, per raggiungere l’obiettivo e trovare soluzioni sbloccando quando è stato necessario anche risorse regionali aiutando a semplificare. Adesso, finalmente, si volta pagina: c’è un’azienda pronta a realizzare l’ospedale e c’è una comunità che aspetta questo presidio sanitario da tanto tempo. Lo dobbiamo a Novara, e lo dobbiamo anche a chi lavora ogni giorno nella sanità pubblica».

L’atteso progetto, proiettato nell’Aula Magna dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria “Maggiore della Carità” di Novara alla presenza delle autorità e dei rappresentanti dell’azienda aggiudicataria dei lavori (Consorzio Stabile SIS Scpa e ABP Nocivelli) e dei progettisti (Politecnica, Sipal e Cooprogetti), ha finalmente mostrato come sarà la nuova struttura che sarà realizzata nell’area di piazza d’Armi.

«Il nuovo ospedale di Novara non sarà solo funzionale, innovativo e moderno – ha sottolineato l’assessore Riboldi -, ma anche logisticamente performante, permettendo di risparmiarne una percentuale significativa di tempo per operatori e meno disagi per i pazienti, sostenibile ed energicamente efficiente, garantendo un importante risparmio, e bello, un aspetto mai da trascurare soprattutto nell’accogliere al meglio i cittadini e i pazienti, facendoli sentire in ambiente accogliente. Ricordiamo, inoltre, che la Città della salute e della scienza di Novara sarà un polo di assoluta eccellenza con 711 posti letto, più altri 86 tecnici e una superficie che supererà i 180 mila metri quadrati, comprese le aree dedicate al materno – infantile, i laboratori e le aree universitarie. Un progetto ambizioso che siamo riusciti finalmente a sbloccare e che in cinque anni potremo dare a Novara e al suo territorio».

Un cronoprogramma serrato, che è stato illustrato dal direttore generale dell’AOU di Novara, Stefano Scarpetta: «Con l’avvio della conferenza dei servizi a settembre, si arriverà a marzo 2026 per l’approvazione del progetto definitivo, permettendoci così di arrivare a fine 2026 con l’approvazione del progetto esecutivo e l’avvio dei lavori, che si concluderanno in quattro anni. Nel frattempo continueremo a investire sull'attuale struttura in modo che l'Aou di Novara resti un punto di riferimento d'eccellenza per i pazienti».

«L'Università del Piemonte Orientale vede questa notizia come straordinariamente positiva, nonché una grande opportunità di crescitaha sottolineato il rettore di UPO, Menico Rizzi - Un'Azienda Ospedaliero-Universitaria ha tra i suoi obiettivi, anche quello della formazione delle nuove classi di professionisti della sanità, sia medici che professionisti sanitari, e della ricerca in area biomedica e clinica. In questo settore il nostro Ateneo ha uno dei suoi asset strategici e la disponibilità di una struttura all'avanguardia costituirà certamente un elemento di grande impatto sulla qualità della formazione degli studenti, sulla qualità della ricerca scientifica a livello regionale e nazionale, e infine sarà un elemento di attrattività internazionale, sia in relazione agli studenti, sia in relazione a docenti provenienti da paesi con centri di ricerca di eccellenza. Infine, la disponibilità di una struttura di qualità consente anche di affrontare al meglio l'aumento necessario di medici nel nostro paese, che però deve andare di pari passo con il mantenimento della qualità della formazione».

«Oggi siamo ad un punto di svolta per la realizzazione del nuovo ospedale di Novara ha dichiarato il sindaco di Novara, Alessandro Canelli - Con la concessione assegnata alla società che si dovrà occupare della costruzione della nuova struttura, parte un iter che innanzitutto prevede l’approvazione del progetto esecutivo e, successivamente, tra alcuni mesi, l’apertura effettiva del cantiere. La nuova Città della Salute e della Scienza di Novara rappresenta un’opera che avrà sulla città un impatto straordinario, sia da un punto di vista sanitario che economico, scientifico e urbanistico, una struttura completamente nuova, funzionale e punto di riferimento dell’eccellenza medica e scientifica. Nel frattempo, si lavora per la riqualificazione e rigenerazione dell’area dell’attuale ospedale, altro spazio fondamentale per l’ulteriore sviluppo e crescita della nostra città».

Soddisfatti anche i rappresentanti dell’Associazione Temporanea di Imprese: «La Nuova Città della Salute e della Scienza di Novara rappresenta un modello di integrazione tra assistenza, ricerca e innovazione, ed è per noi motivo di orgoglio poter mettere a disposizione le nostre competenze tecniche e gestionali per contribuire a un progetto di così grande rilievo per il territorio piemontese e per l’intero sistema sanitario nazionale», così come i progettisti: «Siamo orgogliosi di contribuire a un progetto così strategico per la comunità di Novara e l’intera Regione Piemonte. Finalizzeremo presto le fasi progettuali per avviare i lavori nel più breve tempo possibile, garantendo al contempo innovazione, sostenibilità e centralità delle persone».

c.s.

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