Economia - 19 luglio 2025, 07:30

Coldiretti in piazza contro la Commissione UE: “No al fondo unico, sì alla democrazia del cibo”

Mobilitazione a Bruxelles e a Roma contro le politiche europee che mettono a rischio agricoltura, salute e sovranità alimentare

Coldiretti in piazza contro la Commissione UE: “No al fondo unico, sì alla democrazia del cibo”

Una protesta simbolica e potente, che ha unito Bruxelles e Roma nel segno della difesa dell’agricoltura europea. Coldiretti ha portato in piazza centinaia di giovani agricoltori per denunciare le derive tecnocratiche della Commissione Europea, accusata di mettere a rischio il futuro del comparto agroalimentare e, con esso, i principi democratici dell’Unione.

Il “blitz” coordinato ha visto l’esposizione di grandi striscioni raffiguranti Ursula Von der Leyen all’interno della sua "Vonderland", accompagnati da messaggi inequivocabili: “Non spegnere la democrazia!”, “Non spegnere la salute”, “Non spegnere l’agricoltura”. Le immagini sono apparse davanti alla sede della Commissione Europea a Bruxelles e in luoghi altamente simbolici della capitale italiana: Colosseo, Fontana di Trevi, Piazza Navona e persino davanti al Senato.

A rappresentare il Piemonte e dare voce al dissenso del mondo agricolo locale, la presidente regionale di Coldiretti e membro di giunta nazionale Cristina Brizzolari, che ha preso parte alla manifestazione a Bruxelles. Una partecipazione che sottolinea la gravità delle preoccupazioni: “È in gioco la democrazia e la stessa idea di Europa”, hanno dichiarato Brizzolari e il delegato confederale Bruno Rivarossa.

Nel mirino di Coldiretti, la volontà della Commissione di accorpare i fondi agricoli in un contenitore unico, destinando risorse oggi dedicate alla produzione alimentare al riarmo militare. Una prospettiva che, secondo gli agricoltori, tradisce lo spirito originario dell’Unione Europea e mina le basi della sicurezza alimentare.

Critiche durissime sono state rivolte alla presidente Von der Leyen, accusata di immobilismo e di aver fallito nella gestione dei rapporti internazionali, in particolare sulla questione dei dazi USA, che rischiano di colpire l’agricoltura europea con imposte fino al 30%.

“Un’Europa che apre le porte a prodotti stranieri senza garanzie, che firma accordi commerciali senza reciprocità e impone regolamenti scollegati dalla realtà agricola – spiegano Brizzolari e Rivarossa – non è l’Europa che vogliamo. Dobbiamo fermare chi vuole smantellare la Politica Agricola Comune per finanziare i carri armati al posto del pane”.

Concludono con un messaggio forte: “Senza agricoltura non c’è sovranità, senza cibo non c’è pace. Coldiretti si mobilita per difendere l’Europa vera: quella delle campagne, del lavoro e delle comunità”.

a.f.

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