No al fondo unico che rischia di annacquare le varie politiche europee, compresa la politica agricola comune. E’ quanto sostiene Coldiretti Piemonte rispetto alle azioni messe in campo dalla presidente Von der Leyen, sulle quali è intervenuto il segretario generale della Coldiretti, che lancia un appello per un cambio di rotta nelle politiche comunitarie, a partire dalla centralità della sicurezza alimentare.
“Una proposta pericolosa che di fatto annullerebbe quell’eccezionalismo agricolo, che ha garantito all’Europa di non avere crisi alimentari, e che aprirebbe le porte alle importazioni di cibi che non rispettano i nostri standard ambientali, sociali e di tutela della salute – spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale -. Non siamo contrari al commercio, ma serve una rigorosa applicazione del principio di reciprocità: le stesse regole imposte ai produttori europei devono valere per tutti. Abbiamo bisogno dell’Europa come il pane, invece qualcuno a Bruxelles vuole che il riarmo lo paghino i cittadini e gli agricoltori, togliendo risorse al cibo sano per destinarle ai carri armati. Senza agricoltura c’è solo guerra. Senza produzioni alimentari, diventiamo ancora più fragili e dipendenti dall’estero. Negli ultimi anni le imprese agricole sono state trattate come nemiche dell’ambiente e vessate dalla burocrazia dei tecnocrati dell’Ue. I parlamentari europei vengono trattati come semplici passacarte delle decisioni prese da un manipolo di burocrati che sembrano non avere contatto con la realtà. Proprio per scardinare questo sistema, Coldiretti è pronta alla mobilitazione”.