Economia - 05 luglio 2025, 07:30

Coldiretti Piemonte: “Sospendere il divieto sull’urea fino a regole chiare sul digestato”

L’associazione agricola scrive al Ministero per chiedere la revisione delle misure previste dal Piano per la qualità dell’aria: “Servono norme certe prima di penalizzare il settore”

Coldiretti Piemonte: “Sospendere il divieto sull’urea fino a regole chiare sul digestato”

Coldiretti Piemonte interviene sul tema delle limitazioni all’utilizzo dell’urea in agricoltura, chiedendo al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste di sospendere il divieto previsto a partire dal 1° gennaio 2027. In una lettera ufficiale, l’organizzazione sottolinea la necessità di attendere l’introduzione di un quadro normativo chiaro e definito sull’uso dei fertilizzanti organici, come il digestato da biogas, prima di procedere con restrizioni che potrebbero compromettere la sostenibilità economica del settore.

“La limitazione dell’urea è stata introdotta senza un’adeguata analisi dell’impatto reale sulle emissioni”, spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale. “Buone pratiche agricole come l’iniezione nel suolo o l’impiego di tracciabilità e dosaggi mirati permettono già oggi di utilizzare l’urea senza dispersioni, garantendone l’assorbimento nei cicli biologici di coltivazione”.

Secondo Coldiretti, l’impiego di fertilizzanti organici come il digestato da biogas rappresenta una strada concreta per la riduzione dell’inquinamento, ma ad oggi manca ancora una regolamentazione organica. “Il decreto è fermo in attesa di ulteriori valutazioni scientifiche – precisano Brizzolari e Rivarossa –. Prima di introdurre divieti, è fondamentale fissare norme certe per tutti i fertilizzanti, valorizzando anche gli investimenti già avviati per produzioni sostenibili e la fertilità del suolo”.

Coldiretti ribadisce l’impegno del settore agricolo piemontese nella riduzione delle emissioni inquinanti, in linea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione, ma chiede che tale impegno venga accompagnato da politiche coerenti e attuabili: “Gli agricoltori devono essere messi nelle condizioni di lavorare, non penalizzati con misure affrettate che rischiano di danneggiare la competitività e l’innovazione”.

a.f.

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