Attualità - 21 giugno 2025, 07:30

False recensioni nei ristoranti, Confcommercio Alto Piemonte in prima linea per difendere le piccole attività

"Serve una normativa chiara che tuteli sia i consumatori che gli esercenti, promuovendo una concorrenza basata sul merito e non sulla manipolazione delle opinioni"

False recensioni nei ristoranti, Confcommercio Alto Piemonte in prima linea per difendere le piccole attività

Secondo i dati del centro studi del Ministero delle imprese e del made in Italy, il 70% dei consumatori basa la scelta del ristorante sulle recensioni online e, secondo l’ufficio studi di Fipe Confcommercio, esse possono incidere fino al 30% sul fatturato di un locale.

Ma nel 2024 quasi il 9% delle recensioni pubblicate è risultato falso (dati TripAdvisor). Il 66% dei consumatori ha dichiarato di imbattersi regolarmente in recensioni inattendibili.

Dall’analisi di questi dati nasce la proposta normativa italiana contenuta nel capo IV del disegno di legge annuale sulle Pmi.

La proposta, attualmente incardinata presso il Senato, prevede misure concrete: dalla limitazione temporale per la pubblicazione delle recensioni (entro 15 giorni dalla fruizione del servizio) alla necessità di verificarne l’autenticità, fino al diritto per le imprese recensite di replicare e chiedere la rimozione di commenti ingannevoli o superati. Per la prima volta si riconosce alle imprese un diritto all’oblio digitale e si vieta esplicitamente il commercio di recensioni.

“Siamo di fronte a un passaggio decisivo per la credibilità del mercato digitale e per la tutela di migliaia di imprese, in particolare micro e piccole attività, che non possono difendersi da recensioni false o malevole”, commenta Massimo Sartoretti, presidente di Fipe Confcommercio Alto Piemonte. “Il Governo ha avuto il merito di affrontare con coraggio un tema troppo a lungo ignorato. Ora è fondamentale non arretrare di fronte alle pressioni delle grandi piattaforme internazionali.”

La proposta italiana ha sollevato un ampio confronto con le istituzioni europee e i principali operatori digitali, da TripAdvisor a Trustpilot, che hanno espresso parere contrario. Per questo, Fipe - insieme a Hotrec, l’associazione europea di riferimento per il turismo, hanno deciso di sostenere la proposta italiana attraverso contributi tecnici e la campagna “Stop Fake Reviews”, per ribadire l’urgenza di un quadro normativo più trasparente ed efficace.

“L’auspicio è che il percorso parlamentare prosegua rapidamente, preservando l’impianto del provvedimento – conclude Sartoretti -. Serve una normativa chiara che tuteli sia i consumatori che gli esercenti, promuovendo una concorrenza basata sul merito e non sulla manipolazione delle opinioni. Nel frattempo è sempre attivo anche presso le nostre sedi sul territorio di Novara e Vco lo sportello Sos Recensioni per segnalare casi di recensioni false e intervenire di conseguenza”.

Comunicato Stampa - l.b.

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