Una giornata intensa, ricca di spunti e di partecipazione, quella andata in scena oggi alla Biblioteca di Carpignano Sesia, dove si è svolto il convegno “Donne e Agricoltura: professionalità, sfide e opportunità”, promosso dall’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Novara e VCO. Un appuntamento che ha messo al centro le esperienze delle donne nel settore agricolo, tra ostacoli da superare e nuove strade da percorrere, anche alla luce delle attuali sfide ambientali e sociali.
A rappresentare la Provincia di Novara è stato il Consigliere delegato all’Agricoltura Giuseppe Maio, che ha sottolineato l’importanza di sostenere momenti di confronto come questo: «Come Provincia riteniamo fondamentale promuovere spazi di confronto in cui il sapere tecnico si intreccia con le esperienze di vita e con la voglia di costruire comunità rurali più giuste, inclusive e prospettiche».
Moderato da Paola Mazza, consigliera dell’Ordine, il convegno ha visto alternarsi numerose voci autorevoli del panorama agricolo e forestale: Natalia Bobba, presidente dell’Ente Nazionale Risi; Paola Battioli, imprenditrice agricola ed ex presidente di Confagricoltura Novara e VCO; Riccarda Rabozzi, imprenditrice agricola e allevatrice; Sara Businaro, esperta in agricoltura sostenibile e coordinatrice di progetti presso la FAO a Tirana; Fernanda Giorda, presidente dell’Ordine di Torino e membro della Commissione pari opportunità del CONAF; Veronica Castelli, nutrizionista con dottorato in Scienze e Tecnologie delle Produzioni Animali; e Fabrizio Buttè, presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali di Novara e VCO.
Tra interventi tecnici e testimonianze dirette, l’incontro ha offerto una panoramica viva e concreta sull’imprenditoria agricola al femminile, ponendo l’accento su aspetti cruciali come la sostenibilità, il ruolo delle istituzioni, l’equità di genere e la valorizzazione delle competenze.
A chiudere la giornata, una visita guidata presso l’Azienda Agricola La Maddalena, esempio virtuoso di impresa condotta da donne e profondamente radicata nel territorio, che ha permesso di toccare con mano quanto emerso dal confronto.