Il mese di maggio ha segnato un nuovo traguardo per l’Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità di Novara, con il quinto rinnovo della certificazione ISO 9001:2015, lo standard internazionale che attesta la qualità nella gestione dei processi aziendali. Un risultato che rappresenta un ulteriore passo nel percorso di miglioramento continuo avviato nel 2009 e che oggi coinvolge numerose strutture e settori chiave dell’organizzazione.
Il cammino è partito con la certificazione delle strutture di Ematologia e Medicina Trasfusionale, divenuta nel tempo propedeutica al successivo Accreditamento Jacie (Joint Accreditation Committee Isct-Europe & Ebmt) del Programma Trapianto di Cellule Staminali, ottenuto nel 2014.
Negli anni, la certificazione Iso è stata progressivamente estesa a strutture trasversali e strategiche: Farmacia ospedaliera, Laboratorio di Biochimica Clinica e Centro Prelievi, Reparto Oncoematologico, Dermatologia, la Direzione delle Professioni Sanitarie e il Clinical Trial Center della Direzione Medica dei Presidi Ospedalieri.
L’esperienza consolidata ha fornito le basi per ambiziosi obiettivi successivi, tra cui l’Accreditamento Eusoma della Breast Unit nel 2022 e, attualmente, l’iter di accreditamento Aifa per le sperimentazioni cliniche di Fase 1.
«La scelta di investire nel sistema qualità – spiegano dall’Aou – è frutto di una visione strategica della Direzione Aziendale, affiancata dal costante impegno delle strutture coinvolte e dal supporto tecnico dell’Ufficio Qualità. Si tratta di un percorso che ha richiesto una sensibilità crescente, ma che ha restituito risultati tangibili in termini di efficienza e sicurezza».
Il sistema Iso, infatti, ha permesso all’Aou di implementare metodi e strumenti di gestione avanzati, utili anche nel contesto dell’Accreditamento Istituzionale Regionale. L’approccio si traduce in un ciclo virtuoso di miglioramento continuo, volto a garantire: il rispetto dei requisiti normativi, una maggiore sicurezza per i pazienti, una migliore gestione delle risorse umane, tecnologiche e infrastrutturali, l’ottimizzazione dei processi interni, la valorizzazione delle buone pratiche clinico-assistenziali.