Trecate - 05 giugno 2025, 15:00

Trecate intitola il giardino di Villa Cicogna ai Carabinieri d’Italia FOTO

Cerimonia solenne con autorità civili e militari, studenti e associazioni: un tributo sentito ai valori di fedeltà, sacrificio e servizio dell’Arma dei Carabinieri

Una cerimonia toccante e partecipata ha segnato, la mattina del 30 maggio, l’intitolazione del giardino all’italiana di Villa Cicogna ai Carabinieri d’Italia. Un’iniziativa profondamente voluta dalla sezione locale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, condivisa e sostenuta dall’Amministrazione comunale di Trecate.

Presenti alla cerimonia le principali autorità civili e militari del territorio: il prefetto di Novara Francesco Garsia, il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri colonnello Emilio Palmieri con il comandante della Stazione di Trecate luogotenente Giovanni Ferrara, il questore Fabrizio La Vigna e il comandante provinciale della Guardia di Finanza Antonio Valentino. Accanto a loro anche l’ispettore regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri Marcello Bergamini, rappresentanti delle associazioni d’Arma, i ragazzi del Consiglio comunale delle ragazze e dei ragazzi, e gli studenti della Scuola Secondaria di Secondo Grado “Cassano”.

A fare gli onori di casa è stato Salvatore Tegoletto, presidente della sezione ANC di Trecate, Cerano e Sozzago, che ha coordinato con emozione l’evento: "Un progetto – ha spiegato – fortemente voluto dal nostro sodalizio e realizzato con il pieno supporto della Città di Trecate".

Nel suo intervento, il vicesindaco Rossano Canetta – accompagnato dal consigliere Michela Cigolini, dal comandante della Polizia Locale Pier Zanatto con i suoi agenti, dal sindaco di Sozzago Agostino Antonini e dall’assessore di Cerano Alessandro Albanese – ha sottolineato l’importanza simbolica dell’intitolazione:
"Non si tratta di un luogo qualsiasi. Il giardino Carabinieri d’Italia è inserito in uno dei contesti più amati e vissuti della nostra città. Intitolare uno spazio pubblico significa riconoscere e onorare valori profondi. I Carabinieri, fin dal 1814, sono simbolo di dedizione, presenza costante, servizio e fedeltà allo Stato e ai cittadini. Il loro motto “Nei secoli fedele” parla da sé: è un impegno che non si esaurisce con la divisa, ma che dura tutta la vita. Questa intitolazione vuole ricordare il sacrificio e l’abnegazione di tutti i Carabinieri, ma anche rendere omaggio a coloro che vivono e operano quotidianamente all’interno della nostra comunità".

La cerimonia si è conclusa con l’alzabandiera, l’esecuzione dell’inno nazionale e la benedizione della targa commemorativa da parte del neosacerdote trecatese don Francesco Fittipaldi. Un gesto simbolico, ma fortemente sentito, che suggella il legame profondo tra la cittadinanza e l’Arma dei Carabinieri.

Redazione

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