Eventi - 05 giugno 2025, 09:40

Tornano Le Notti di Cabiria: al via l’VIII edizione della rassegna teatrale a Novara

Dal 10 giugno al 18 ottobre 2025, spettacoli sotto le stelle con il progetto “52”, in apertura al Giardino del Museo Faraggiana, grazie alla collaborazione con Piemonte dal Vivo e il bando Corto Circuito

Tornano Le Notti di Cabiria: al via l’VIII edizione della rassegna teatrale a Novara

Le Notti di Cabiria nella loro VIII edizione si aprono al mondo, accogliendo prestigiose compagnie internazionali: ad aprire la rassegna, per la prima volta a Novara, Finzi Pasca, arriva la compagnia che da 40 anni è creatrice di un'estetica unica, riconosciuta in tutto il mondo, curatori di 3 cerimonie olimpiche. Pablo Gershanik, attore protagonista di “52", ci condurrà in un'esperienza creativa unica che unisce arte, memoria e socialità. 
 

SINOSSI DELLO SPETTACOLO 
Nel tentativo di ricostruire il passato e guarire una ferita profonda, Pablo Gershanik, attore di Buenos Aires, dà vita a un modellino della sua città natale, La Plata. In miniatura prende forma una notte di 35 anni fa: una festa di nozze, due famiglie che si incontrano, una torta nuziale, una città che trattiene il respiro. Ma tra quei dettagli si nasconde una verità lacerante: l’efferata esecuzione del padre di Pablo, medico e rugbista, colpito da 800 proiettili durante la dittatura militare argentina. Ogni numero di una tombola immaginaria apre una storia, un ricordo, un frammento di memoria collettiva. Un attore solo, poliedrico e carismatico, dà voce a tutti i personaggi in un viaggio struggente e necessario, in cui il teatro diventa atto di resilienza.  
Arriva per la prima volta a Novara la Compagnia internazionale Finzi-Pasca, attivi da 40 anni, sono creatori di un'estetica unica e di un personalissimo stile di creazione e produzione che li ha portati a sperimentare spettacoli da uno spettatore fino all'apertura di ben tre cerimonie olimpiche. Con sede a Lugano la compagnia è tra le maggiori compagnie artistiche indipendenti al mondo. 
 

NOTE DI REGIA 
“Alle radici di tutta la nostra ricerca che ci ha portato in giro per il mondo negli ultimi 40 anni vi è la certezza che ci sono storie che possono curare. Il teatro come una medicina, ricerca di architetture e strutture magiche ove l’evocazione di avvenimenti reali o immaginari producono benefici, piacere, emozione, catarsi. Abbiamo incontrato sciamani in Russia, Messico, Canada, Perù, Brasile, India, Bolivia, Nepal, Etiopia, Cile e ogni volta abbiamo provato a cogliere frammenti di una saggezza ancestrale. 
La paura del buio, la perdita di un familiare, le ferite d’amore producono piaghe dolorose che solo certe storie possono curare. 
Negli anni abbiamo costruito spettacoli su carta filigranata nella quale erano impressi elementi di questa ricerca. Usando la leggerezza e addomesticandoci ad essa abbiamo elaborato storie dove la malattia e il curarsi sono sempre stati presenti; da “Icaro”, a “Così si tirava il destino”, da “Nebbia” a “Donka” per arrivare a “Per Te”. 
Ho conosciuto Pablo molti anni fa in Messico e tra noi è nata un’amicizia profonda. 
L’ho portato con me in Canada e poi è entrato a far parte integrante della Compagnia quando ho realizzato la nuova versione di “Brutta Canaglia la Solitudine”. 
A Buenos Aires qualche anno fa mi aveva raccontato di un suo progetto e negli anni l’ho visto svilupparsi e crescere meravigliandomi per la delicatezza dell’intento e la poeticità del risultato. 
Questa nuova creazione ci permetterà di tornare alle radici del nostro modo di pensare il teatro fatto di vicinanza con il pubblico, ricerca di empatia, leggerezza e incanto. Sarà anche un modo per riflettere su tutto il lavoro svolto in questi 40 anni di continuo giocoso creare. 

52 è il numero di una strada che non esiste nella planimetria immaginata da visionari urbanisti. E’ la ricostruzione di una notte dove un padre, medico, giocatore di rugby viene trucidato da un gruppo di sicari, è pure la descrizione di un metodo che Pablo ha scoperto in un modo e che, con la Compagnia, abbiamo inventato dall’altro per far emergere storie che curano. 
Questo progetto ci permetterà di ritrovare a casa amici medici e amici architetti; con loro rifletteremo sulla bellezza, l’anamnesi, la cartografia, il radiografare e da ultimo la costruzione di modelli e maquette che rappresentano sogni ed emozioni nascoste in angoli e pieghe segrete.” Daniele Finzi Pasca, dicembre 2020 
 

comunicato stampa

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