Attualità - 27 aprile 2025, 14:00

Al Turin Show omaggio al campione dimenticato Giosuè Giuppone

Il ricordo del pilota di Borgosesia tra bici, moto e auto. De Gregori (Moto Club Ttn Novara): “Un numero uno del secolo scorso che merita di essere riscoperto”

Al Turin Show omaggio al campione dimenticato Giosuè Giuppone

Un momento di grande emozione ha accompagnato la presentazione, nei giorni scorsi, all’Auto Moto Turin Show, della ricerca dedicata a Giosuè Giuppone, il pilota di Borgosesia che tra il 1900 e il 1910 si distinse come ciclista, motociclista e automobilista, prima che la sua carriera fosse tragicamente interrotta da un incidente stradale nel settembre del 1910.

A riportarne alla luce la straordinaria storia è stato il gentlemen rider & writer Pier Giuseppe Ortalda, che ha presentato il suo studio proprio durante la kermesse torinese, raccogliendo interesse e commozione da parte del pubblico.

Giosuè Giuppone, nato ad Agnona il 29 settembre 1878, fu uno dei rari esempi di atleti poliedrici capaci di imporsi in più discipline motoristiche. Da ciclista, vinse due volte il Campionato italiano di mezzofondo su pista nel 1903 e 1904. Passato poi al motociclismo, prese parte anche al prestigioso Tourist Trophy, diventando il secondo pilota italiano a competervi.

Ma la sua fama si consolidò anche nel mondo delle quattro ruote: come pilota ufficiale Peugeot, vinse la Coupe des Voiturettes nel 1909, la Coppa Vetturette a Torino e il Circuito delle Madonie nel 1908. Le sue competenze tecniche lo portarono infine a Parigi, dove fu chiamato dalla Casa Peugeot come direttore del reparto montaggio e prova.

Tra i presenti al ricordo anche Alessandro De Gregori, presidente del Moto Club Ttn Racing di Novara, che ha voluto rendere omaggio così alla figura del campione borgosesiano:

“Un momento toccante in ricordo di un grande campione che nel corso della sua, purtroppo breve, carriera ha saputo destreggiarsi e trionfare in bici, in moto e in macchina. Felice di aver preso parte alla riscoperta di un numero uno del secolo scorso, che ha portato lustro al nostro territorio e che merita ancora oggi di essere conosciuto dagli sportivi tutti”.

Una memoria sportiva restituita al presente, in onore di un uomo che, prima ancora di essere campione, fu un pioniere dello sport e della meccanica.

a.f.

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