Il 20 ottobre, al Teatro Piccolo Coccia di Novara, andrà in scena "Je vous aime", una performance ideata e diretta da Diana Anselmo, in collaborazione con Sara Pranovi, che esplora le radici storiche dell'audismo e del linguicismo, affrontando il tema della discriminazione legata alla sordità. Lo spettacolo, accessibile sia a persone udenti che sorde, utilizza una combinazione di storytelling, slides e videotestimonianze, in cui la Lingua Italiana dei Segni (LIS) e il Visual Sign giocano un ruolo centrale nella narrazione.
La performance si ispira alla prima frase della storia del cinema: "Je vous aime", impressa su pellicola da Georges Demenÿ nel 1891 e proiettata per la prima volta in una scuola per sordi a Parigi, con l'intento di insegnare la lettura labiale. Un momento che segna simbolicamente il contrasto tra l’esclusione delle lingue dei segni, abolite nel 1880 durante il Congresso di Milano, e la loro lenta, ma fondamentale riscoperta, culminata nel riconoscimento ufficiale della LIS nel 2021.
Attraverso l’uso di media visivi e il contributo di testimonianze in LIS, "Je vous aime" invita il pubblico a riflettere sulle conseguenze storiche dell’imposizione di una comunicazione esclusivamente verbale, e sull'importanza di sistemi comunicativi alternativi.
Approfondimento pre-spettacolo: arte e comunicazione senza barriere
Alle 15:30, prima dello spettacolo, si terrà un incontro con la Fondazione Lega del Filo d'Oro e il Coro Mano Bianca, dove verranno illustrate le diverse tecniche di comunicazione utilizzate dalle persone sordocieche e si esibirà un coro silenzioso diretto da Stefania Natalicchio.