L’incredibile sviluppo delle infrastrutture digitali permette, ormai, di svolgere buona parte delle mansioni quotidiane direttamente da computer o dispositivi mobile. Questa comodità, tuttavia, rende gli utenti molto più esposti a rischi e frodi online rispetto al passato, il che ha reso necessario implementare e promuovere alcune misure di sicurezza fondamentali.
Il termine “Cybersecurity”, in effetti, fa riferimento proprio all’insieme di misure, normative e accortezze che mirano a proteggere e a salvaguardare le reti private da eventuali attacchi informatici. Sebbene se ne senta parlare spesso soprattutto negli ultimi dieci anni, i primi utilizzi della cybersecurity risalgono al 1970, con la nascita delle prime reti informatiche e dei primi tentativi di attacco.
Uno dei primi casi più conosciuti è quello del Creeper Virus, creato dall’ingegnere Bob Thomas. Il suo obiettivo, in realtà, non era quello di propagare un malware dannoso, ma piuttosto di dimostrare che era possibile creare un software in grado di autoattivarsi, replicarsi e di annidarsi letteralmente nella memoria interna dei dispositivi.
La cybersecurity in Italia
Anche il nostro paese ha dovuto fare i conti con l’avanzare tecnologico, mantenendo un buon livello di attenzione riguardo al tema della cybersecurity. A onor del vero, l’Italia nella cybersecurity può vantare già diversi successi, come quello nel concorso “Hack a Satellite”, mentre grazie a molti studi e collaborazioni, la materia è sempre in continua evoluzione.
All’interno dello stivale, la sicurezza cibernetica è sotto la direzione dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazione (abbreviato in ACN), la quale oltre ad avere già messo in atto diversi piani per migliorare la sicurezza nazionale contro gli attacchi informatici, conta di presentare entro il 2026 oltre 80 nuove misure preventive.
Queste serviranno sia a proteggere tutti gli istituti della pubblica amministrazione, sia a prevenire uno dei maggiori rischi che favoriscono gli attacchi informatici, ovvero la disinformazione dei singoli individui. Quest’ultima, purtroppo, è una delle cause che maggiormente favoriscono i movimenti dei cyber-criminali, i quali puntano proprio sulla disinformazione del malcapitato di turno.
Questo sarà un fattore importante, visto che nel nostro paese il numero di cyber crimini riusciti o tentati è in continuo aumento, circa un migliaio ogni settimana. Fortunatamente, le percentuali di attività che non sono riuscite a bloccare l'attacco e ne hanno subito le conseguenze non è molto alta, ma il nostro Paese punta a raggiungere l’ambiziosa quota zero.
I recenti attacchi alle infrastrutture italiane
Che il tema della cybersecurity non sia da prendere sotto gamba è ormai opinione diffusa, soprattutto se si considera che gli attacchi informatici all’interno del nostro paese sono in costante aumento. Stando ai dati riportati dall’agenzia Sophos, l’Italia è terza al mondo per numero di attacchi ransomware, il cui numero di minacce è aumentato del 3% rispetto allo scorso anno.Alcuni degli attacchi informatici più conosciuti in Italia sono l’Attacco alla regione Lazio, avvenuto pochi anni fa, nel 2021, e quello a Leonardo S.p.A.. Nel primo caso, si è assistito a un attacco rapidissimo che è riuscito a creare forti disagi, andando a bloccare quasi tutti i servizi di prenotazione pubblica, coinvolgendo anche quelli di ambito sanitario. L’obiettivo dell’attacco era quello di costringere la Pubblica Amministrazione a pagare un riscatto in Bitcoin, ma alla fine fortunatamente tutto si è risolto per il meglio. Per quanto riguarda la Leonardo S.p.A., invece, lo scopo era quello di recuperare informazioni di rilevante valore aziendale attraverso un trojan di straordinaria efficacia.
Cybersecurity italiana e lo spazio
Uno dei campi in cui il nostro paese si sta prodigando di più nell’ambito della sicurezza cibernetica è quello dello spazio. Collaborando con altre nazioni, l’Italia lavora incessantemente per proteggere i collegamenti satellitari da tutte le minacce che potrebbero comprometterli.
Ormai il mondo sembra essere fatto di informazioni che viaggiano velocemente e, data l’importanza di queste ultime anche e soprattutto come fonte di potere, non si può certo lesinare sulla loro protezione.