Attualità - 01 aprile 2024, 14:00

Occhio al Pesce d’aprile: origine, storia e le burle più famose

Tutto sul giorno del 1° aprile in cui si fanno scherzi, sperando che qualcuno abbocchi

Occhio al Pesce d’aprile: origine, storia e le burle più famose

Attenzione a non abboccare: oggi è il 1° aprile. Anche quest’anno molto probabilmente leggeremo notizie assurde che poi, per quanto plausibili, si rivelano false e in poche parole “un pesce d'aprile”, detto anche april fool’s day, poisson d’avril e pescado de abril

Il 1° aprile è per tradizione il giorno di scherzi in tantissime parti del mondo. Ma da dove nasce questa abitudine? Perché festeggiamo il pesce d’aprile? Vediamo l’origine di questo giorno, il significato e alcuni scherzi famosi. 

Storia e origini

Le origini della tradizione del pesce d’aprile secondo molti risalirebbero alla storia della Chiesa cattolica. Una delle teorie più remote, infatti, riguarda il beato Bertrando di San Genesio, patriarca di Aquileia dal 1334 al 1350, il quale avrebbe liberato miracolosamente un papa soffocato in gola da una spina di pesce. Il pontefice grato a Bertrando, avrebbe così decretato il divieto di mangiare pesce il 1° aprile. 

Ma c’è un’altra teoria che colloca la nascita della tradizione nel XVI secolo, in seguito all’adozione del calendario gregoriano. La riforma adottata da Papa Gregorio XIII nel 1582, infatti, ha spostato il Capodanno, che in Europa si festeggiava scambiandosi pacchi dono tra il 25 marzo (la vecchia data dell’equinozio di primavera) e il 1° aprile, al 1° gennaio. 

Pesce d’aprile in Francia

Si narra che dopo l’introduzione del calendario gregoriano, molti francesi, contrari a questo cambiamento o semplicemente sbadati, continuavano a scambiarsi regali tra marzo e aprile, festeggiando il Capodanno come ai vecchi tempi. Per prenderli in giro, dei burloni iniziarono a consegnargli regali assurdi o vuoti durante feste inesistenti. Nel regalo vuoto potevano trovare un biglietto con scritto poisson d’avril: pesce d’aprile, in francese. 

Pesce d’aprile in Italia

In Italia il 1° aprile si diffuse tra il 1860 e il 1880 e la prima città ad accogliere l’abitudine francese fu Genova. La tradizione si radicò prima tra i ceti medio-alti, poi prese piede anche tra il resto della popolazione. 

Pescatori d’aprile

C’è inoltre chi, come alcuni antropologi, crede che la nascita della tradizione degli scherzi del pesce d’aprile si debba collocare all’inizio della stagione della pesca primaverile. Nella prima settimana di aprile, infatti, spesso i pescatori non trovavano pesce e tornavano a mani vuote, diventando così oggetto di scherno da parte dei loro concittadini. 

Miti classici

Per altri studiosi invece le origini del pesce d’aprile ricadrebbero nell’età classica nel mito di Proserpina, che dopo essere stata rapita da Plutone viene cercata invano dalla madre, ingannata da una ninfa e nella festa pagana dei Veneralia, che si teneva proprio il 1° aprile. 

Che cosa c’entrano i pesci con gli scherzi? Semplice! I pesci abboccano facilmente all’amo. Come le vittime delle burle “abboccano” facilmente alla presa in giro. 

Pesce d’aprile è solitamente chiamata questa usanza che consiste originariamente nel mandare in giro ingenui facendo loro cercare cose o personaggi che non potranno mai trovare. 

Dice una leggenda

Si giustifica questa usanza seguendo il retaggio di una vecchia leggenda. Storia che, narrava la fine della creazione del mondo da parte del Signore il 1° aprile.  In occasione di quel giorno una volta, sistemate tutte le cose, Il Signore tornò in cielo. I primi uomini che abitavano la terra erano spaesati e non sapevano bene da dove iniziare per organizzarsi. Si misero allora a cercare cibo e un riparo per la notte. Immaginate quale confusione regnava. Come spesso accade il tutto era peggiorato dagli incapaci che intralciavano il lavoro degli altri, per questo venivano spediti nei punti più disparati a cercare oggetti e cose inesistenti o impossibili. Da questo sarebbe nato il fatto di mandare in giro i creduloni per le vie facendo loro cercare cose o personaggi che non si potevano trovare. 

Pesci d’aprile famosi

A volte, però, è veramente difficile non cascarci: anche perché la fantasia non ha limiti e gli scherzi neppure. Dalle scuole alla televisione ai siti web lo scherzo non ha limiti. Qualche esempio? Nel 1938 lo scrittore Orson Welles progettò un pesce d’aprile che molti ricordano: nel programma telefonico “La guerra dei due mondi” annunciò l’invasione degli alieni. La notizia fu presa per buona e il centralino della polizia fu tempestato di chiamate. Il giorno dopo lo scrittore ammise la burla, ma alcune città americane subirono ingenti danni, specie i supermercati che furono letteralmente presi di assalto. 

Famoso fu il servizio della Bbc del 1957, dove si vede una piantagione di spaghetti in Svizzera: in molti chiamarono l’emittente inglese per chiedere istruzioni su come coltivare la pianta. Sempre la Bbc, nel 2008, mostrò un video con dei pinguini volanti, «un altro straordinario passo nell’evoluzione». 

Un’altra burla passata alla storia è datata 1° aprile 1972 quando venne annunciato il decesso del mostro di Loch Ness. Allora molti quotidiani diffusero la notizia del ritrovamento del corpo dell’animale, ma in realtà si trattava della carcassa di un elefante marino gettato nel lago per scherzo. Infine nel 2000 The Independent riportò una notizia decisamente assurda: il Viagra per i conigli. 

I pesci d’aprile in tutto il mondo

La tradizione del Pesce d’Aprile si celebra in tantissimi Stati del mondo, tra cui Finlandia, Australia, Galizia, Germania, Belgio e Regno Unito. Inoltre, viene festeggiata anche a Minorca, Portogallo, Stati Uniti, Brasile. Nelle Highlands scozzesi, il pesce d’Aprile dura due giorni. Nel secondo giorno, le persone si inseguono per le strade cercando di attaccarsi sulla schiena un cartello con scritto “Kick me!”, ovvero “Prendimi a calci!”. In Germania il 1° aprile è il giorno dello “Aprilscherz”, cioè “Scherzo di Aprile”. In Portogallo sono invece più sofisticati e hanno elaborato delle tradizioni diverse. Qui si gioca infatti con la farina. Si comprano tante confezioni di farina e le si svuotano in testa a chi si incontra per strada. Un’altra differenza con il resto del mondo è che la giornata scelta non è il 1° aprile, ma la domenica e il lunedì prima della Quaresima. Spostandoci in Messico e nella penisola Iberica, la giornata dedicata agli scherzi esiste, ma non è ad aprile, bensì il 28 dicembre. Infine l’India: anche qui c’è un cambio di data rispetto al 1° Aprile. La data scelta, infatti, è anticipata di un giorno, ovvero al 31 marzo, quando si celebra la festa Holi. Oltre a scherzi, balli e giochi in strada, ci si lancia addosso polveri colorate e si finisce tutti per assomigliare a unicorni variopinti. 

Ridiamoci su

Paese che vai, usanza che trovi: forse l’importante non è tanto avere una data univoca, ma riuscire a mantenere ancora (anche in un periodo difficile come questo) la voglia di scherzare e prendere la vita con più leggerezza.

Silvia Gullino

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