Economia - 22 marzo 2024, 14:30

I fondi Pnrr sotto la lente della Corte dei Conti: “In Piemonte discrete performance, ma c’è rischio malversazione”

All'attenzione anche l’indebita percezione di Reddito di Cittadinanza, contributi e bonus 110. Nel 2023 sono stati effettuati 5.232 procedimenti

I fondi Pnrr sotto la lente della Corte dei Conti: “In Piemonte discrete performance, ma c’è rischio malversazione”

In Piemonte si segnala “l’avvio di un preoccupante fenomeno di malversazione relativamente ai fondi”.

A confermarlo nella relazione regionale della Corte dei Conti, il procuratore Quirino Lorelli, parlando del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della sezione regionale, la prima nella sede di piazza Castello.

Pnrr nel 'mirino' della Corte dei Conti

Nonostante, sostiene, si "registrano discrete perfomance e  e gli interventi ‘non avviati’ sono in numero esiguo rispetto a quelli ‘avviati’ e ‘in corso’”. Tutte le sei missioni "registrano discrete performance, però anche in Piemonte”. 

 

Tra i rischi individuati da Lorelli ci sono "sperpero e malversazione”, causata da un lato dall'"enorme volume delle risorse a disposizione e” e dall'altra dalla "previsione di procedure di spesa semplificate e accelerate che si avvalgono del sistema delle autocertificazioni e anche alla luce dei bandi pubblicati dalla Regione Piemonte e per i quali si è già provveduto ad erogazione”.

Ogni ritardo nella presentazione delle denunce di danno erariale - si legge nella relazione del Procuratore -  può e deve essere scongiurato posto che l’amministrazione regionale è quelle comunali possono, sin da subito, attivare i propri controlli interni, verificando, in costanza e in corso di investimento, se gli obiettivi pubblici indicati nei bandi vengano o meno perseguiti dai privati percettori”. 

Reddito di cittadinanza e Bonus 110%

Ma non solo Pnrr. Nell’occhio della Corte anche l’indebita percezione di Reddito di Cittadinanza, contributi e bonus 110%.

 

Sui crediti edilizi i danni erariali, come spiegato da Lorelli, sono stati ”facilitati da un sistema di autocertificazioni ed autodichiarazioni, grazie alle quali sono stati alimentati cassetti fiscali, poi rapidamente svuotati con un sistema di spregiudicate e velocissime cessioni di crediti.”

Un fenomeno che “ha avuto un suo preciso seguito anche in Piemonte” con “cadute funeste che non tarderanno a manifestarsi imponendo manovre correttive sul versante delle entrate” per “compensare il fiume di esborsi indebiti legati all’abuso dei bonus in edilizia."

Nel 2023 sono stati 429 i giudizi definiti, con una diminuzione nell’ambito di responsabilità amministrativa rispetto allo scorso anno, ma un netto aumento dei conti giudiziali. 9.450 i conti lavorati che costituiscono il 19% di quelli nazionali. 

Aumenta la durata dei processi

La durata dei processi è passata da 7,6 mesi del 2022 a 8,8 del 2023, dato influenzato da un ricorso al Ctu di diversi giudizi di responsabilità medica. 

 

Questi i dati esposti nella sua relazione dal presidente della sezione giurisdizionale piemontese della Corte dei Conti, Marco Pieroni. 

La Procura ha visto nell’ultimo anno 5.232 procedimenti (in aumento rispetto ai due anni precedenti) con 1.309 nuove denunce  (diminuite rispetto alle oltre 1.800 del 2021). Stabile il dato delle archiviazione (737), mentre diminuisce l’importo recuperato: oltre 2 miliardi nel 2023, cifra che aveva superato i 6 lo scorso anno.

Daniele Caponetto

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