Attualità - 21 marzo 2024, 12:00

Previsioni occupazionali di marzo: nel novarese sono 2.790

Nel 27% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 73% saranno a termine

Previsioni occupazionali di marzo: nel novarese sono 2.790

Sono 6.830 i contratti programmati dalle imprese delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli per il mese di marzo 2024, pari al 23% delle entrate complessive previste a livello regionale.Tratti comuni alle quattro realtà del territorio sono l’alta percentuale, superiore al 70% delle entrate previste, di contratti a termine; la domanda di occupazione espressa da un numero relativamente basso di imprese sul totale (che oscilla dal 16% di Vercelli al 22% del VCO); una difficoltà di reperimento che supera il 50% delle entrate previste in tutte le province e una richiesta di esperienza professionale specifica, o quantomeno nello stesso settore, che caratterizza in misura prevalente la domanda di lavoro (percentuale che, nel dettaglio, si attesta al 63% per Novara, al 64% per il Vercelli, al 65% per il VCO fino al 68% per Biella).
Ferme restando le diverse vocazioni economiche dei territori, in linea generale sono i settori dei servizi di alloggio e ristorazione, del commercio e dei servizi alle persone a esprimere una parte consistente della domanda di lavoro nelle province del quadrante.
Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ANPAL, ed elaborate dal Servizio Studi della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte.

Per quanto riguarda la provincia di Novara le entrate programmate a marzo 2024 sono 2.790; nel 27% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 73% saranno a termine. Si concentreranno per il 59% nel settore dei servizi e per il 55% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 15% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (20%). In 50 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati.
L’11% delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 33% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni.
I settori ad esprimere il più alto fabbisogno sono quello dei servizi di alloggio e ristorazione (410 entrate previste), seguito dal commercio (390), dai servizi alle persone (350), dalle industrie meccaniche ed elettroniche (300) e dalle industrie chimico farmaceutiche, della plastica e della gomma (240).

comunicato stampa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Ti potrebbero interessare anche:

SU