All’ordine del giorno c’è una mozione presentata dai gruppi di opposizione (Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Lista civica Insieme per Novara) che chiede il ritiro di una delibera di giunta che dà via libera alla realizzazione di un maxicentro logistico da un milione di metri quadrati a pochi metri dalle abitazioni della frazione di Pernate, a nord est del capoluogo.
Una realizzazione fortemente contrastata dai residenti, riuniti in un comitato civico, che hanno promosso un ricorso al Tar e che da oltre un mese con cadenza settimanale organizzano un presidio sotto le finestre del Comune. Al loro fianco anche volti noti, come il meteorologo Luca Mercalli, e soprattutto le forze politiche di centrosinistra che hanno fatto propria la battaglia dei pernatesi, portandola sui banchi di Palazzo Cabrino.
Nello stesso consiglio comunale verrà discusso anche un altro punto “caldo”, sempre in tema di consumo di suolo: una variante al piano particolareggiato esecutivo relativo allo stabilimento Amazon insediato dal 2018 ad Agognate con la quale si concede la trasformazione di oltre 6000 metri quadrati di suolo agricolo per realizzare 482 stalli di parcheggio e due rotatorie stradali. Già ieri nell’esame preliminare in commissione i toni si sono alzati con i consiglieri del Pd che hanno denunciato “la continua distruzione di aree verdi e agricole”. A difesa delle scelte della giunta si è espressa la maggioranza, che ha ricordato come il polo logistico di Amazon abbia già creato 850 posti di lavoro.
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