Tra i progetti di Fondazione Apri le Braccia c’è Gli Artigiani della Quantità, servizio di sgombero cantine, smaltimento rifiuti e restauro di vecchi mobili. Proprio questa attività, ha offerto l’occasione di recuperare una vecchia bicicletta e acquisire i primi rudimenti della riparazione. Ne è derivata l’idea del progetto Ri-CiclOfficina, con l’obiettivo di ridare nuova vita alle numerose biciclette abbandonate nei garage, nei cortili dei palazzi o per le strade.
Il progetto intende realizzare un luogo di incontro e condivisione dove promuovere lo scambio di saperi tra i partecipanti: ciclo-meccanici apprendisti ed esperti, volontari, persone con disabilità, persone svantaggiate ed appassionati. Uno spazio per promuovere la “cultura a pedali” aprendosi alla comunità, sfruttando la ciclo-meccanica come strumento educativo e riabilitativo.
“Ri-CiclOfficina” ha ottenuto il sostegno di FCN di 30mila euro.
Il progetto si strutturerà in un primo momento, come laboratorio occupazionale per gli utenti e per quelli dei Centri Diurni dell’Ovest Ticino, coltivando l’ambizione di evolvere in attività lavorativa, attraverso l’avvio di un servizio di bike-sharing e/o di noleggio. La comunità sarà coinvolta promuovendo la donazione di vecchie biciclette, in cambio di servizi di manutenzione gratuita o offrendo agli studenti di scuole superiori progetti di alternanza scuola-lavoro.
“Valorizzare le persone – commenta la Presidente di Fondazione Apri Le braccia, Benedetta Sereno – è l’orizzonte verso cui da sempre ci muoviamo. Ri-CiclOfficina parte dalla valorizzazione di un oggetto che apparentemente non serve più a nessuno ma a cui mani capaci possono dare nuova vita. Grazie a FCN potremo essere utili alla comunità con un gesto compiuto da chi è, solitamente, inteso solo come un beneficiario”.
“La bicicletta – sostiene il Presidente Fondazione Comunità Novarese Davide Maggi - è un simbolo perché oltre a essere un mezzo di trasporto, consente alle persone di aumentare lo spazio vitale di ciascuno e di diminuire le distanze dai propri punti di interesse o dalle persone care. Riparare una bicicletta è un processo al termine del quale, chi ha lavorato, può vedere concretamente e misurare con i propri occhi il processo di trasformazione messo in atto e il risultato finale. Insieme a Fondazione Apri le Braccia, abbiamo da poco inaugurato lo spazio di Piazza delle Erbe con l’attività di tisaneria e, con piacere, desideriamo promuovere anche questa nuova avventura su due ruote”.