Novara al 36° posto in Italia per indice di criminalità. È quanto emerge dalla “fotografia” scattata ogni anno di questi tempi dal Sole 24 Ore, che ha elaborato l’Indice della criminalità nelle province italiane nel corso del 2021 sulla base dei dati del Viminale. Un report, quello che il principale quotidiano economico del Paese fa dal 2016 in avanti, che ha preso in considerazione 37 reati trai più comuni, mettendo a confronto tutte e 107 le province italiane. La classifica, va detto, è stata calcolata in base alle denunce fatte lo scorso anno ogni 100 mila abitanti.
Novara scala 2 posizioni rispetto allo scorso anno, le denunce complessive del 2021 sono state 11.772, ovvero 3253,3 ogni 10mila abitanti contro le 10.837 dei 12 mesi precedenti (2.944,5 ogni 100mila abitanti). Truffe e frodi informatiche, seppur in calo di quattro posizioni, restano i reati maggiormente denunciati (ottavo posto nazionale in termini percentuali).
Di seguito la posizione del Novarese nei singoli reati: omicidi volontari consumati 38° posto, tentati omicidi 51, violenze sessuali 31, furti 50, furti con strappo 46, furti con destrezza 21, furti autovetture 68, furti in esercizi commerciali 19, furti in abitazione 44, rapine 40, estorsioni 37, usura 88, associazione a delinquere 22, associazione di tipo mafioso 68, riciclaggio e impiego di denaro 91, truffe e frodi informatiche 8, incendi 88, stupefacenti 81.
Sul podio troviamo Milano con 5985,3, seguita da Rimini 5502,3 e da Torino 5057,1, al terzo posto. In linea di principio, dunque, le grandi città si confermano più pericolose e per quanto riguarda Rimini, vale la circostanza che anche i flussi turistici influenzano il numero di reati e delle conseguenti denunce. L’elevato passaggio di persone su un territorio, per esempio, aumenta la possibilità di eventi micro-criminali, come il borseggio.