In un mondo che guarda all'elettrico, il Piemonte concentra il suo sguardo sull'idrogeno. E la Regione mette in campo addirittura una strategia, per la qualche ha preparato anche una consultazione. "Lanciamo un progetto bandiera che sfrutterà i soldi del Pnrr. Siamo un territorio ricco di tradizione se di parla di innovazione e vogliamo essere all'avanguardia. Possiamo essere una Idrogeno Valley, a livello europeo, con una disponibilità di 70 milioni di euro complessivi", ha detto oggi il governatore Alberto Cirio.
Produrre idrogeno a basso costo
L'obiettivo è "dotare il Piemonte di strumenti fondamentali per produrre idrogeno e farlo a un costo inferiore all'attuale prezzo di mercato, perché sia competitivo e meno oneroso - prosegue Cirio - Le nostre forze sono i rapporti con le università e in particolare con il Politecnico, ma anche un patrimonio industriale da riconvertire, soprattutto nell'area torinese".
Territori che gli assessorati regionali hanno già censito. Sono 28 i siti industriali dismessi che in Piemonte si sono candidati a diventare centri di produzione di idrogeno nell’ambito del Censimento avviato nei mesi scorsi dalla Regione Piemonte: 12 a Torino, 8 a Novara, 4 a Cuneo, 3 nel Vco e 1 a Vercelli. "Senza dimenticare le imprese - conclude il governatore - Possiamo andare da loro e convincerli a convertirsi all'alimentazione a idrogeno. Chiediamo con il Fesr un sostegno economico per le aziende che vogliono acquistare macchinari alimentari a idrogeno".
Sostenere i trasporti, locali e internazionale
Uno degli aspetti chiave dell'intera partita riguarda il trasporto: "I Comuni dovranno dotarsi si apparecchiature di ricarica a idrogeno, grazie ai soldi stanziati dal Governo. Se volgiamo che la gente usi auto a idrogeno, dobbiamo creare le condizioni adatte. Il Piemonte è poi un'area di passaggio con trasporti che in parte già viaggiano a idrogeno. Siamo nel cuore dell'Europa e siamo luogo ideale per creare una grande stazione di ricarica per l'idrogeno".
Effetto green, ma anche risposta alla crisi del gas
"I risultati che riusciremo a raggiungere sono molteplici - sottolinea l'assessore regionale all'innovazione, Matteo Marnati - a cominciare da quelli ambientali. C'è una vivace attenzione, come confermano le dichiarazioni di interesse e la risposta arrivata da 130 enti. Faremo consultazioni sul territorio e ci confronteremo con tutti".
Logistica, trasporti. Ma il fermento coinvolge e riguarda anche le tante aziende. "Ma il fermento è anche a livello europeo, con quello che sta accadendo con la crisi del gas".
Il documento della strategia sarà messo online in queste ore, per raccogliere osservazioni e proposte. L'approvazione è fissi per la fine di giugno.