È estremamente complesso trovare una nuova chiave di lettura per la stagione 2021-22 della Salernitana. Il disastroso campionato dei granata assume toni grotteschi ed è stato ormai analizzato sotto tutti i punti di vista. Gestione Castori, Colantuono e Nicola. Cessione societaria a Iervolino. Calciomercato di riparazione di Sabatini. Tutto confluisce in uno strettissimo collo di bottiglia chiamato salvezza: una parola incubo per la tifoseria indomita di Salerno, che, però, inizia a sognare il miracolo calcistico a fronte degli ultimi risultati ottenuti dalla squadra.
Fino a qualche settimana fa, infatti, l’esito finale del campionato granata sembrava talmente scontato. Eppure qualcosa è ancora incerto, come appare anche dai pronostici realizzati dagli esperti del pallone italico: clicca qui per sapere come potrebbe andare a finire secondo loro la corsa salvezza, piuttosto che quella per lo Scudetto o le zone europee. Nell’ambito dei pronostici, ovviamente, spunta anche il nome della Salernitana. Nel frattempo, dove si può partire per ragionare sullo sprint salvezza della squadra di Nicola?
La classifica è ancora complicata. Il calendario un po' meno. In condizioni ordinarie, le motivazioni dei granata potrebbero prevaricare gli avversari soprattutto nelle ultime decisive partite di campionato, quando il morale spinge a imprese eccezionali. Le casalinghe contro Venezia e Cagliari sono alla portata dei granata mentre le trasferte a Udine ed Empoli potrebbero portare almeno qualche punto. Per quanto sembri scongiurato il pericolo di mollare la presa, la parola d’ordine resta quella del non sbagliare in preda all’ansia da risultati. Il cammino della squadra finora, infatti, è stato spesso costellato di risultati imbarazzanti, occasioni perse e incontri improbabili che sembravano non lasciare spazio a speranze. Ogni gara decisiva, soprattutto all’Arechi, si trasformava in debacle. Ma ora il vento sembra essere davvero cambiato e qualcosa si era vista giá nella sconfitta subita in rimonta all’Olimpico contro la Roma. In sintesi, si puó ancora sognare. I punti dal 17°posto, da 10 che erano, ora sono solamente 3: gap recuperabile in stile Cagliari 2020-21 con il morale a mille. Resta da capire il morale della squadra. Un determinante cambio di rotta che, sul piano mentale, può spingere davvero all’impresa, ma adesso è vietato anche l’errore più insignificante.
Le recenti vittorie, su tutte quella contro la Fiorentina all’Arechi, fanno tuonare Nicola: “Non molliamo, anche se ci danno per spacciati”. Gli innesti in rosa di Sabatini hanno migliorato, seppur lentamente, il rendimento del team. Fazio, inizialmente quello piú discutibile, si sta pian piano trasformando in un fattore: basti pensare al gol contro la Sampdoria nella vittoria a Marassi per 1-2. La possibile favola calcistica della Salernitana, intanto, prosegue con traguardi difficili ma raggiungibili a fronte, bisogna dirlo, di metriche impietose. La squadra è quarta in A in termini di rendimento fisico del gruppo: sono 111,133 i chilometri percorsi dai granata sul rettangolo verde, preceduti solo da Empoli (111.896), Juventus (112.865) e Inter (118.403 ). La squadra corre, alcuni con prestazioni eccellenti tipo Ederson e Gyomberg, ma i risultati sono opposti per risultati e classifica. Impietoso il possesso palla: media di 20 minuti. Migliore il dato sulle occasioni create (8° posto) e tentativi a rete (7°posto). In sintesi, quella di Salerno resta un’impresa colossale, ma le chance di salvezza, che erano solo al 4%, stanno aumentando drasticamente. Chissá che Nicola non debba davvero andare dal Papa a piedi…