Scuola - 11 marzo 2022, 18:40

Scuola; contro la dispersione torna progetto “compiti@casa” di Fondazione De Agostini

Gli studenti universitari aiuteranno nell’apprendimento gli alunni delle ‘medie’ in difficoltà

Scuola; contro la dispersione torna progetto “compiti@casa” di Fondazione De Agostini

È partita in queste settimane la seconda edizione del progetto “compiti@casa”, nato nel 2021 dalla collaborazione tra la Fondazione De Agostini e l’Università degli Studi di Torino per contrastare la povertà educativa e la dispersione scolastica e sostenere nello studio gli studenti delle scuole secondarie di primo grado. L’iniziativa riparte da Milano, Torino e Novara e si estende a Roma e Napoli assumendo una dimensione nazionale.

Il progetto “compiti@casa” offre ai ragazzi sostegno nelle materie umanistiche, nella matematica e nelle discipline scientifiche attraverso un’attività di studio pomeridiano in cui gli alunni delle scuole secondarie di primo grado sono affiancati da studenti dell’Università in qualità di tutor.

I ragazzi in difficoltà vengono segnalati dagli istituti scolastici attraverso i docenti che, a loro volta, vengono coinvolti in un percorso di formazione e di verifica periodica dell’iniziativa. Anche le famiglie partecipano, attraverso la sottoscrizione di un patto formativo con la scuola di appartenenza.

Le attività – che durano da febbraio a maggio, per un totale di 6.000 ore di assistenza – sono svolte a distanza utilizzando una piattaforma digitale progettata e sviluppata dall’Università degli Studi di Torino per videolezioni in sincrono e per la condivisione di contenuti interattivi. Tutti gli appuntamenti si svolgono in rapporto uno a due (un tutor universitario ogni due alunni) oppure uno a uno, a seconda delle necessità, e sono condotti da studenti universitari selezionati attraverso un bando e opportunamente preparati attraverso un percorso di formazione.  Un accordo di partenariato tra l’Università degli Studi di Torino e l’Università del Piemonte Orientale ha aperto da quest’anno anche agli studenti di quest’ultimo ateneo la possibilità di essere selezionati come tutor per il progetto. L’Università degli Studi di Torino mantiene il ruolo di coordinamento scientifico con la professoressa Marina Marchisio, Ordinario di Matematiche Complementari, che da anni svolge ricerche nel campo della Digital Education e coordina numerosi progetti di ricerca e didattica sul tema, anche presso il Ministero dell’istruzioone.

La prima edizione del progetto ha coinvolto 100 studenti di 3 scuole secondarie di primo grado di Milano, Torino e Novara, 50 tutor dell’Università degli Studi di Torino e 12 docenti, per un totale di 15 settimane e 3.000 ore di tutorato. Molto positivi i risultati: già a poche settimane dall’inizio del progetto, i docenti hanno riscontrato numerosi miglioramenti nei propri alunni sia in termini di apprendimento che di partecipazione in classe.
La seconda edizione è ripartita  in alcune scuole secondarie di primo grado di Milano, Torino e Novara, e introdotta in due istituti di Roma e Napoli, grazie al sostegno di IGT, che da quest’anno supporta in modo importante il progetto insieme alla Fondazione De Agostini e all’Università degli Studi di Torino.

Grazie a questo ampliamento quest’anno i numeri raddoppiano. Gli alunni coinvolti, che frequentano la prima e la seconda classe di scuole secondarie di primo grado, passano da 100 a 200 e gli istituti da 3 a 6. Anche gli studenti universitari che aiuteranno i ragazzi nello studio pomeridiano sono aumentati da 50 a 100 (50 per l’area umanistica e 50 per l’area scientifico-matematica) e 6.000 ore di tutorato erogate.

ECV

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