Domenica 17 ottobre al Salone del libro di Torino due appuntamenti al femminile per celebrare il genio di Dante Alighieri. Alle ore 12 presso il Laboratorio 2, Padiglione 2 la scrittrice per ragazzi Anna Lavatelli e l'illustratore Enrico Macchiavello proveranno a rispondere a "Come sono i mostri dell’Inferno di Dante?" con una lettura-laboratorio per scoprire i mostri della Divina Commedia a partire dal volume I mostri dell’Inferno. In viaggio con Dante.
Una speciale occasione per far conoscere le storie delle inquietanti creature della prima cantica senza rinunciare al divertimento; l’incontro prevede infatti la creazione di nuovi mostri, con delle vere e proprie carte di identità, un appuntamento inedito per dar voce all’immaginazione e alla creatività dei giovani ospiti.
Il libro è un inaspettato viaggio nell’Inferno di Dante alla scoperta dei suoi mostri, da Cerbero a Caronte, da Minosse al Minotauro, che riprendono vita e si lamentano, lanciano invettive, raccontano il loro duro lavoro. Un libro “mostruoso” che cattura il lettore più giovane: «Quello che vi voglio raccontare potrà sembrarvi una storia inventata. Non siete obbligati a credermi e io non voglio convincervi a tutti i costi».
Anna Lavatelli inizia a dedicarsi ai libri per ragazzi nel 1986, cimentandosi con i generi più diversi, sempre con un occhio rivolto ai problemi della società. Ha vinto molti premi tra cui l’Andersen nel 2005 come migliore autrice italiana con Bimbambel (Interlinea). Con “Le rane” di Interlinea ha pubblicato molti libri, tra cui Il giallo del sorriso scomparso, Chi ha incendiato la biblioteca?, Filastrane e Il violino di Auschwitz. Enrico Macchiavello è illustratore, autore di fumetti e di cinema d’animazione. Le sue incursioni nel mondo della pubblicità e del merchandising lo hanno portato a creare fortunati spot animati (quelli della birra Ceres) e la collezione delle carte Skifidol. Del 2000 è il premio Andersen per il miglior prodotto multimediale per ragazzi.
Le letture dantesche continuano alle ore 18,15 presso la Sala Bianca, Padiglione 3 con Lucilla Giagnoni che presenterà Vergine madre. Voce di donna nella Commedia di Dante con interventi di Roberto Cicala e Gian Luca Favetto tracciando un percorso dal punto di vista delle donne del poema sacro con le storie delle donne di Dante per riascoltare, senza mediazioni, il desiderio di salvezza e di pace.
La «Vergine madre» del titolo viene dal Paradiso: la sua grandezza è posta accanto alla lussuria di tutte le donne come Francesca, al lato oscuro di Ulisse, all'aspetto meraviglioso e terribile di un padre come Ugolino, alla santità dei bambini come Piccarda: è la “commedia umana” di Dante, un percorso costeggiato da figure che compongono il disegno di una famiglia. Dalla lettura delle parole di Dante (eternamente ripetute, come le preghiere) scaturiscono storie. E a cantarle e raccontarle è qui una donna, perché più spesso sono le donne a pronunciare, senza mediazioni, il desiderio di salvezza e di pace.
Lucilla Giagnoni è nata a Firenze nel 1964. Dopo la formazione alla Bottega teatrale di Vittorio Gassman, dal 1984 lavora come attrice ed entra a far parte della compagnia Laboratorio teatro Settimo partecipando agli spettacoli più significativi del gruppo tra i quali La Storia di Romeo e Giulietta (1990). Ha lavorato inoltre con Paola Borboni, Luigi Squarzina e con Alessandro Baricco e Gabriele Vacis ha realizzato nel 1998 Totem. È autrice di trasmissioni radiofoniche e dal 1996 scrive testi teatrali che interpreta sola in scena nel segno del teatro di narrazione: In risaia (1996), Atlante (2000), Chimera (2003).