Attualità - 14 aprile 2021, 08:10

Gioco legale, l'Ordine dei Medici si appella alla Regione: "La legge non va né abrogata né depotenziata"

"Nel primo triennio (2017-2019) c'è stata una riduzione del 20% del numero di persone che si sono ammalate di gioco d’azzardo patologico"

Gioco legale, l'Ordine dei Medici si appella alla Regione: "La legge non va né abrogata né depotenziata"

"La legge regionale n. 9 del 2016 è stata e continua ad essere un importante punto di riferimento, sia nazionale sia internazionale, per il contrasto alla diffusione del Gioco d’azzardo patologico". Non usa mezzi termini l'Ordine dei Medici di Torino, insieme all'Ordine degli Psicologi del Piemonte, nell'appello diffuso ieri in difesa della legge vigente sul gioco patologico, approvata nella scorsa legislatura regionale dalla giunta Chiamparino.

Quella stessa legge da oggi tornerà in Aula durante il Consiglio regionale, visto che l'attuale maggioranza di centrodestra ha annunciato di voler fare significative modifiche al provvedimento, migliorandone alcuni aspetti. Nei piani della maggioranza c'è infatti una legge più permissiva, favorevole alle imprese e agli esercenti "a discapito - dicono - della diffusione del gioco illegale e clandestino" che si sarebbe diffuso proprio in seguito all'approvazione della legge attualmente in vigore.

"Numerose sono le ricerche scientifiche, portate avanti da istituti qualificati quali il CNR e l’IRES che, con rigore metodologico e sulla base dei dati forniti dai Monopoli di Stato - prosegue l'Ordine dei Medici - che hanno dimostrato l’efficacia dell’applicazione della legge, evidenziando già nel primo triennio (2017-2019) una riduzione del 20% del numero di persone che si sono ammalate di gioco d’azzardo patologico".

Conclude l'Ordine dei Medici: "Siamo coscienti della necessità di dare un forte impulso alla ripresa economica e sociale del Piemonte e di tutto il Paese, così come siamo anche consapevoli che il lavoro rappresenti uno dei maggiori pilastri di tenuta del tessuto sociale e morale dei cittadini. Tuttavia, uno tra i più significativi insegnamenti della devastante esperienza pandemica è che lo sviluppo economico può essere promosso e sostenuto nel lungo termine solo se vengono messi in primo piano, tutelandoli, la salute e il benessere delle persone. (...) Il nostro auspicio è di poter costruire un confronto più approfondito, basato sull’evidenza scientifica e clinica, scevro da pregiudizi, e con l’unico obiettivo di lavorare per la promozione e la tutela della salute pubblica".

Redazione Torino

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