Attualità - 30 marzo 2021, 15:08

Violante all’UPO: “Renzi e il governo Conte? Ci vuole equilibrio tra procedura e risultato”

L'ex presidente della Camera ha presentato il suo libro in un dialogo on line con i professori dell’Università del Piemonte Orientale Massimo Cavino, costituzionalista, ed Eliana Baici, economista

Violante all’UPO: “Renzi e il governo Conte? Ci vuole equilibrio tra procedura e risultato”

 

“Mi è capitato di discutere con Matteo Renzi del mio libro ‘Insegna Creonte’. Mi diceva: ‘ Io ho fatto cadere il governo Conte, ma siccome il governo Draghi è meglio del governo Conte, ho fatto bene, perché il risultato è positivo’. Un po’ come Machiavelli che parlando del Duca Valentino dice che commise omicidi, stupri e ogni nefandezza, ma ‘nondimeno unificò la Romagna’. Io penso invece che ci voglia equilibrio tra procedura e risultato”.

Lo ha detto ieri pomeriggio Luciano Violante, già magistrato e parlamentare, presidente della Commissione antimafia e presidente della Camera dei deputati dal ‘96 al 2001, presentando il suo libro recentemente edito da Il Mulino in un dialogo on line con i professori dell’Università del Piemonte Orientale Massimo Cavino, costituzionalista, ed Eliana Baici, economista.

Numerosi i riferimenti all’attualità politica. “Con la logica dell’uno vale uno – ha detto tra l’altro Violante – abbiamo vissuto per qualche anno nell’età dell’elogio dell’ignoranza. Per fortuna chi lo sosteneva mi sembra che ora si sia ricreduto”. Guardando alla sua lunga esperienza parlamentate, Violante ha ricordato le critiche che gli furono mosse, dopo il suo discorso di insediamento come presidente della Camera, quando parlando del fascismo aveva sottolineato l’esigenza di capire perché ci furono italiani che invece di combattere dalla parte della libertà scelsero di stare dalla parte della dittatura. “Mi dissero che avevo legittimato il fascismo. Io penso invece che sia giusto capire l’avversario e non solo pensare come abbatterlo”.

Parlando infine delle prospettive del sistema dei partiti politici, ha concluso ricordando come “il nostro mondo sta vivendo grandi transizioni, da quella digitale a quella energetica, a quella dello spazio: il ruolo dei partiti politici dovrebbe essere quello di capire quale futuro ci aspetta e indicare un modo di muoversi verso quel futuro. Per questo la giornata di un politico non dovrebbe essere calibrata sul telegiornale delle 20”

ECV

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