Sport e cultura da non vedere come problema, ma come un'opportunità per contribuire a risolverlo. È questo lo slogan che anima la manifestazione in piazza Castello organizzata dagli enti e dalle associazioni di promozione sportiva e culturale in Piemonte.
Qualche centinaio i rappresentanti delle sigle coinvolte: Aics, Acsi Ciclismo, Asc, Centri sportivi aziendali e industriali, Centro sportivo educativo nazionale, Csi, la Delegazione regionale dea Cusi, Msp Italia e Uisp. Presenti a dare supporto anche gli assessori allo sport comunale e regionale Marco Chessa e Fabrizio Ricca.
"Tutti - spiegano i promotori dell'iniziativa - abbiamo investito ingenti risorse per gestire la sicurezza nei nostri spazi. Questo Dpcm sta generando diverse interpretazioni che creano concorrenza e conflitti sleali. È ingiusto chiudere totalmente un settore che registra il più alto numero di praticanti, soprattutto nelle fasce giovanili. Lo sport e la cultura vogliono continuare a promuovere salute, benessere, formazione e inclusione".
"Se bisogna chiudere - sottolinea Patrizia Alfani, presidente Uisp Piemonte - perché non farlo tutti? Perché fermare solo lo sport di base e non quello ai vertici?". "Il distanziamento dev'essere fisico e non sociale - ha aggiunto Ezio Dema di Aics Torino -. Noi continueremo a portare avanti le nostre pratiche di benessere e socialità. Speriamo di tornare a farlo presto dal vivo".