Sono 853 milioni gli euro che lo Stato destina al "Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare" , varato in Conferenza unificata. Si tratta di risorse che serviranno a riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all'edilizia residenziale sociale , a rigenerare il tessuto socio-economico, a incrementare l'accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, al fine di contribuire al miglioramento della coesione sociale e della qualità della vita dei cittadini. Sono state recepite nel Programma molte istanze poste al Governo dai partner del progetto A2E Alpi Efficienza Energetica, per Interreg Alcotra, che ha visto a Torino un meeting dedicato proprio ai nuovi modelli di edilizia sociale, alla presenza dell'Assessore regionale Chiara Caucino.
L'Ente locale, soggetto beneficiario e attuatore del progetto, ovvero Regioni, Città metropolitane, Comuni sede di città metropolitane, Comuni capoluoghi di provincia, Comuni con più di 60.000 abitanti, potrà presentare fino a tre proposte progettuali, per un contributo massimo riconoscibile per ogni proposta ammessa a finanziamento pari a 15 milioni di euro. I progetti dovranno essere presentati entro 120 giorni dalla pubblicazione del bando che avverrà nei prossimi giorni, così da poter avere un parco progetti entro la fine dell'anno.
Con queste risorse si punta ad intervenire concretamente nelle aree periferiche particolarmente esposte al disagio abitativo e socioeconomico (quelle indagate anche dal progetto A2E), al fine di incrementare legami di vicinato e inclusione sociale, ma anche di valorizzare il territorio con soluzioni ecosostenibili di bioarchitettura che possano trasformare queste aree urbane in buone pratiche nell'ambito della sicurezza sismica, della gestione della raccolta dei rifiuti e del riciclo dell'acqua.