Primi commenti sulle misure assunte dal governo con il cosiddetto Decreto CuraItalia da parte delle categorie economiche e produttive del territorio.
“Il Decreto - dichiara il direttore CNA Piemonte Nord Elio Medina – contenente le misure a sostegno di famiglie, lavoratori e imprese per contrastare gli effetti dell’emergenza coronavirus sull’economia, per quanto al momento conosciuto, è solo un primo passo. Le risorse messe in campo, 25 miliardi di euro, seppure importanti, non saranno sufficienti a proteggere lavoro autonomo e piccole imprese con interventi adeguati alla drammatica gravità della situazione. Gli interventi a favore delle imprese, che spaziano dalla sospensione dei versamenti, al sostegno al reddito, agli ammortizzatori sociali, vanno indirizzati con maggiore incisività a favore del lavoro autonomo, delle attività di minore dimensione e delle filiere (turismo, trasporti, ristorazione, cinema e cultura) che più di altre stanno già subendo i colpi di questo blocco totale delle attività e degli incassi”. “Non possiamo che considerare il Decreto come l’inizio di misure più durature e robuste - prosegue Donato Telesca, presidente CNA Piemonte Nord – che diano maggiore liquidità alle imprese a partire dalla riduzione dei carichi fiscali e contributivi, innalzando la soglia dei 2 milioni di ricavi per la sospensione dei pagamenti. Le risorse messe in campo sinora, per quanto importanti, appaiono sproporzionate rispetto all’enormità dei danni che stiamo sopportando e che sono destinati a moltiplicarsi se l’emergenza dovesse protrarsi per mesi, con effetti drammatici per i livelli produttivi e l’occupazione del Paese. Ci sarà presto bisogno di una manovra di ulteriore stimolo e sostegno all’economia di proporzioni mai sperimentate in precedenza”.