Novara - 26 gennaio 2020, 12:00

Ecco come e quando i Comuni e la Provincia di Novara commemoreranno il Giorno della Memoria

Ecco come e quando i Comuni e la Provincia di Novara commemoreranno il Giorno della Memoria

<<Come anche lo scorso anno, il nostro Ente ha voluto essere il collettore per la promozione delle iniziative organizzate dai vari Comuni per celebrare il Giorno della Memoria>>.

Il consigliere alla Cultura della Provincia di Novara Ivan De Grandis spiega le motivazioni <<che ci hanno portati alla scelta di coordinare tutte le manifestazioni attraverso le quali il territorio si rende protagonista: questo – ricorda il consigliere – perché l’articolo 2 della legge 211 del 20 luglio 2000 prevede l’organizzazione di cerimonie, iniziative, incontri e momenti di narrazione e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto. Il Giorno della Memoria, come noto, è rivolto in primo luogo al ricordo della Shoah e dello sterminio del popolo ebraico, delle leggi razziali, della persecuzione italiana dei cittadini ebrei, ma anche di tutti gli Italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, e quanti si sono opposti al progetto di sterminio e, in numerosi casi, hanno salvato e protetto i perseguitati. Insieme con la memoria di ciò che è stato, tutti, cittadini e Istituzioni, dobbiamo impegnarci anche nella difesa del diritto di ogni persona di poter esprimere le proprie idee, a prescindere dallo schieramento: questo è il senso della libertà e delle conquiste democratiche del nostro Paese>>.

Rispetto al Giorno della Memoria <<si deve quindi tornare a fare cultura a trecentosessanta gradi. Cultura – prosegue il consigliere - è del resto quanto resta veramente, un patrimonio di conoscenza che può essere immenso e in costante crescita del quale nessuno, dagli alunni delle scuole ai semplici cittadini, può essere mai privato: la Storia e l’informazione sugli eventi legati alla Shoah e alle discriminazioni e alle deportazioni sono il primo antidoto contro la possibilità che gli orrori legati a questi fatti possano ripetersi>>.

A proposito delle iniziative organizzate nel Novarese, il consigliere esprime la propria soddisfazione <<per aver riscontrato una proposta culturale così ricca e diversificata tra incontri e conferenze, spettacoli, concerti, pienamente rispondente a quello che è il dispositivo della legge 211/2000. Molto positivo, poi, il fatto che siano state coinvolte anche le scuole e che le stesse scuole si siano fatte promotrici di varie opportunità di crescita culturale per i giovani. Proprio per i giovani delle Scuole secondarie di secondo grado, grazie alla collaborazione con la Comunità ebraica di Vercelli-Biella-Novara-Vco, competente per il nostro territorio, per la prima volta la Provincia ha direttamente organizzato, per la giornata del 27 gennaio, la partecipazione alle commemorazioni organizzate dalla stessa Comunità a Vercelli. Per questa iniziativa, che prevede la presenza di una delegazione di una cinquantina di studenti novaresi, hanno già aderito il Liceo scientifico “San Lorenzo”, l’Iis “Bonfantini” e l’Iti “Fauser”, ma attendiamo ancora altre risposte. Il programma prevede un evento commemorativo al Teatro civico e quindi la visita al tempio di via Foa, luogo di culto di riferimento per gli ebrei novaresi, dove i nostri studenti saranno accolti dalla presidente della Comunità, la novarese Rossella Bottini Treves, davanti alla lapide degli ebrei deportati a partire dal 1943, tra i quali anche il novarese Giacomo Diena. Per chi lo desidera è prevista anche una visita all’interno del tempio>>.

La presidente Bottini Treves manifesta da parte sua <<la soddisfazione di poter coinvolgere quest’anno anche l’Ente Provincia e il mondo scolastico locale nelle celebrazioni del 27 gennaio, dal momento che il nostro impegno istituzionale ci lega e ci impegna rispetto al territorio novarese. La realtà dell’Unione delle Comunità ebraiche, Ente rappresentativo della confessione ebraica nei confronti dello Stato, e in particolare la nostra Comunità sono costantemente al lavoro sia per promuovere la cultura dell’Ebraismo italiano, che vanta una propria peculiare identità nazionale e che ha influenzato in alcuni casi il patrimonio tradizionale comune, sia anche per favorire da parte delle Istituzioni e dei cittadini la memoria di quella tragedia collettiva che è stata la Shoah, che, a tutt’oggi, rappresenta un unicum storico. La collaborazione con la Provincia vuole essere un primo passo nella condivisione di future iniziative: dal punto di vista culturale – conclude la presidente – ci sono numerose opportunità che potremmo portare avanti>>.

 

C.S.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU