La scuola comunità autonoma deve mettere in esercizio la partecipazione e la condivisione.
Per queste sue peculiarità non deve rientrare in una visione regionalizzata e verticistica.
La lettera indirizzata ieri ai dirigenti scolastici di tutte le scuole del Piemonte dall’Assessore Regionale all’Istruzione rischia di confondere, in nome della tradizione piemontese, la dimensione sacrale e intima dell’appartenenza religiosa con l’albero di Natale e le recite scolastiche, in una visione ben lontana ed estranea alla realtà della nostre scuole.
In ogni scuola del Piemonte i Dirigenti scolastici, i docenti, il personale ATA, i genitori, gli studenti sono impegnati giorno per giorno a dare vita concreta alla comunità educante, per garantire un’offerta formativa di qualità inclusiva ed accessibile a tutte e tutti, a contrasto della povertà educativa, della povertà e delle diseguaglianze.
Alle scuole del Piemonte, in condizione di continua emergenza, occorrono interventi, risorse, sicurezza. Questa è la valorizzazione della ricorrenza natalizia che chiedono le lavoratrici e i lavoratori del sistema dell’istruzione nella nostra regione e nel nostro Paese.