Politica - 14 novembre 2019, 09:13

Dura reazione del Comune alle accuse dell’Atc

Dura reazione del Comune alle accuse dell’Atc

Non si sono fatte attendere le reazioni al duro attacco che il presidente uscente di Atc Piemonte nord, Giuseppe Genoni, ha portato all’amministrazione comunale in occasione della conferenza stampa di commiato al termine del suo mandato. Genoni aveva, sin sostanza, attribuito al Comune la responsabilità della cattiva gestione del problema della morosità.

La legge regionale, aveva ricordato ieri Genoni, prevede che dopo tre mesi di mancati pagamenti l’Atc debba chiedere al Comune di pronunciare la decadenza dall’assegnazione della casa oppure, nel caso in cui decida di non farlo, deve versare all’ente l’ammontare degli affitti non pagati.

In realtà, aveva aggiunto il presidene, a Novara tutto questo non è accaduto. “Nelle case dell’Atc abitano mille inqulini che non ne avrebbero più diritto ma che per scelta politica del Comune, rimangono dove sono e impediscono di fatto ad almeno 500 famiglie in attesa nella graduatoria di avere assegnata la casa a cui hanno diritto.

La risposta da Palazzo Cabrino è stata piuttosto piccata.

 “Prima di chiedere soldi al Comune, ossia ai cittadini novaresi, - ha dichiarato il sindaco Canelli - consiglio all’Atc di fare i bene i conti, visto che finora li ha sbagliati più volte” “E’ evidente – prosegue Canelli - che fino all’ultimo giorno questa governance non ha compreso appieno le finalità di un ente di gestione di case popolari. Ritengo giusto che si presti attenzione all’aspetto economico, ci mancherebbe, attenzione che, peraltro, Atc non ha avuto per anni, generando da sola la situazione in cui versa oggi. Però non si possono nemmeno sottovalutare le conseguenze sociali di una gestione ragionieristica come quella che ha adottato questa governance che, lo ricordo, voleva sfrattare tutte insieme ben 700 famiglie. Di fronte a quell’ipotesi, non si è opposta solo l’amministrazione comunale, ma l’intera città, con tutte le sue associazioni ed istituzioni che operano nel sociale”.

IL sindaco difende poi l’attività dei tavoli di lavoro sul tema della morosità colpevole che, dice Canelli, hanno provveduto a stabilire piani di rientro per circa 750 nuclei familiari, sospendendo così, per legge, il millantato debito del Comune verso Atc. In quasi tutti i casi, è stato concordato un piano di rientro, rispettato in una percentuale del 60-70% (dati forniti da Atc).

Durissima anche la reazione del vicesindaco e assessore alle politiche sociali Franco Caressa: “Ringrazio il presidente uscente per la “collaborazione” che non c’è mai stata. In questi anni, abbiamo valutato centinaia di casi, con un occhio di riguardo alle eventuali ripercussioni sociali. Atc invece ha addirittura smesso di partecipare al tavolo. Siamo andati avanti comunque insieme alla Regione e ai sindacati che, diversamente da Atc, si sono mostrati molto collaborativi. Nonostante evidenti stanziamenti a bilancio, non sappiamo ad oggi se le manutenzioni siano state eseguite. Tutto questo suscitando grande disagio per la cittadinanza. Ci auguriamo che il prossimo presidente dia una nuova impronta a questo carrozzone, mettendosi a disposizione per risolvere i tanti problemi causati da quest’ultima gestione”.

“Questa governance non ha certo dato buona prova di sé – conclude il Sindaco Canelli - L’unica cosa che sono riusciti a gestire bene è la sistemazione della loro nuova sede inaugurata con sfarzo alla faccia di chi da anni sta aspettando interventi nelle proprie abitazioni. Auguro al renziano Genoni migliore fortuna... altrove!”.

ECV

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