Dopo l’incredibile vicenda del doppio rimpasto in 48 ore nella giunta comunale di Trecate, ora l’opposizione dei centrosinistra parte all’attacco del sindaco Binatti.
Ma, a sorpresa, non lo fa sul tema politico delle sempre più evidenti fibrillazioni interne alla maggioranza e sui possibili sviluppi nelle dinamiche di consiglio comunale. Oggetto dell’attacco è uno dei “fiori all’occhiello” di Binatti dal punto di vista amministrativo, cioè l’insediamento nell’area a confine tra Trecate e Novara di un grande centro di logistica a servizio del polo industriale novarese dell’alta moda.
I gruppi consiliari del Pd e di “Nel cuore di Trecate” hanno presentato alla stampa un quadro del nuovo insediamento molto meno idilliaco di quello descritto negli ultimi mesi dal sindaco. E accusano: “Binatti ha racontato un sacco di balle ai trecatesi”.
Marco Uboldi, Pietro Campa, Pier Paolo Almasio e Sergio Amidani hanno raccolto una serie di dati ufficiali, che derivano da un incontro tra le organizzazioni sindacali e la delegazione del gruppo Kering, proprietario delle griffe che si stanno insediando a Trecate. E i dati indicano una realtà, anche se significativa, ma molto meno rosea di quanto non sia stata descritta finora dall’amministrazione.
I posti di lavoro, secondo quanto riferito dai consiglieri di opposizione, saranno a regime cioè a fine 2021 quando sarà operativo anche l’ultimo capannone – al massimo 800 e non i 2500 annunciati da BInatti. A questo 800 ne vanno sottratti 300, che rappresentano la quota riservata per un accordo sottoscritto con i sindacati ai frontalieri italiani oggi impiegati a Lugano. Quindi le assunzioni nette saranno al massino 500 in tre anni. E non è finita: di questi, soprattutto nella fase iniziale, la maggior parte saranno contratti a tempo determinato o interinali, destinati fortunatamente a trasformarsi in contratti alle dirette dipendenze dell’azienda entro il 2021.
Uboldi e gli altri consiglieri di centrosinistra smontano anche un altro elemento della “narrazione” di Bnatti: non è corretto l’aver lascito intendere che ci sia una sorta di corsia prefereziale per i trecatesi. Non è vero e soprattutto non sarebbe permesso dalla legge. E va anche considerato, secondo quanto riferito, che la ricerca di personale in corso è mirata su profili professionali, nove in tutto, per i quali è richiesta la laurea o il diploma. Vero che, riconoscono i consiglieri di opposizione, ci sarà anche una certa quota di indotto per i servizi, dalle pulizie alla sicurezza. Ma su questo non ci sono numeri certi.
L’ accusa del centrosinistra nei confronti del sindaco è quindi precisa: ha creato aspettative nei trecatsi per fare propaganda, ma la realtà è ben diversa. «E se ne accorgeranno presto – dicono - le centinaia di persone che hanno consegnato in comune il loro curriculum».
La temperatura politica a Treecate è, evidentemente, sempre più calda.