Cronaca dal Nord Ovest - 15 settembre 2019, 09:46

Coldiretti Piemonte: "Export e settore alimentare trainano l'economia piemontese"

Moncalvo e Rivarossa: "L'alimentare è uno speciale indicatore dello stato dell'economia nazionale, poiché, anche a livello territoriale, è la voce principale dopo l’abitazione"

Coldiretti Piemonte: "Export e settore alimentare trainano l'economia piemontese"

E’ l’alimentare a trainare l’economia. In forte controtendenza rispetto all’andamento generale, infatti, fa segnare un aumento del 3,2% della produzione, che attenua il flop su base annuale registrato dall’industria in generale (-0,7%).

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi alla produzione industriale nel mese di luglio.Volano anche le esportazioni dell’agroalimentare nazionale che fanno registrare il record storico con un balzo del 5,5%. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati sul commercio estero dell’Istat nel primo semestre del 2019, rispetto allo stresso periodo scorso anno.

Complessivamente  sono stati esportati all’estero beni agricoli e alimentari per un totale di 21,4 miliardi nel corso del primo semestre dell’anno.In Piemonte si confermano i dati nazionali: a trainare infatti è il comparto alimentare, si spendono in media 478 euro al mese per la spesa (18%) che, tra le voci, è seconda solo a quanto si spende per l'abitazione (34%).

In particolare nel capoluogo piemontese  è la carne a rappresentare la quota più ampia del carrello alimentare, con il 21,8% della spesa; seguono latte, formaggi e uova (14,2%), pane e cereali (13,6%), e verdura (il 12,2%). Minore incidenza per le bevande (il 7,3%), per il pesce (il 5,4%), per i cibi pronti, da asporto, gastronomia (il 3,8%) e per gli oli e i grassi (il 2,1%).

"L'alimentare è uno speciale indicatore dello stato dell'economia nazionale – spiegano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale - poiché, anche a livello territoriale, è la voce principale dopo l’abitazione. Dati che evidenziano la capacità del settore alimentare Made in Piemonte di rispondere alla domanda di qualità e tipicità. Questo è confermato anche dall’export, una voce importante por la nostra regione. Il 40% della produzione vitivinicola piemontese viene esportata verso Stati Uniti e Gran Bretagna che preferiscono soprattutto le nostre bollicine, oltre che verso Canada e Russia. Il 20% dei formaggi volano verso il nord Europa, gli Stati Uniti ed il Canada e per quanto riguarda la frutta, l’80% delle mele è particolarmente apprezzata dai Paesi arabi mentre il 25% delle pesche viene esportata in Germania."

"Per rafforzare e tutelare la presenza del Made in Italy ed in Piemonte sui mercati internazionali è importante trovare le necessarie sinergie tra l’attività diplomatica all’estero e quella economica – concludono Moncalvo e Rivarossa – per cui potrebbe funzionare l’ipotesi di trasferimento delle competenze del commercio estero alla Farnesina. Inoltre, è importante supportare le esportazioni delle imprese con un coinvolgimento delle Ambasciate ed interventi sul piano logistico con trasporti efficienti che ci permettano di portare i nostri prodotti rapidamente da nord a sud del Paese e poi in ogni angolo d’Europa e del mondo, oltre a rimuovere velocemente le barriere non tariffarie che troppo spesso bloccano le nostre esportazioni”.

Dal nostro corrispondente a Cuneo

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