Novara - 27 agosto 2019, 09:14

Poco prima di essere ucciso, Yoan aveva giocato a calcetto insieme al suo assassino

Poco prima di essere ucciso, Yoan aveva giocato a calcetto insieme al suo assassino

Alberto Pastore e Yoan Leonardi avevano giocato insieme a calcetto poco prima della lite degenerata nell’omicidio. Lo si apprende dalla ricostruzione ufficiale dei fatti, comunicata dai Carabineri della Compagnia di Arona (No) che indagano sul delitto consumatosi nei pressi di un locale la scorsa notte a Borgoticino, nel novarese.

La ricostruzione ufficiale degli inquirenti, infatti, descrive i fatti a partire dalla serata, quando Pastore e Leonardi si erano ritrovati “assieme ad altri coetanei per giocare una partita di calcetto”. Solo successivamente Pastore invitava l’amico a fare un giro in auto insieme. “Durante il viaggio – spiegano i Carabinieri - i due iniziavano a litigare per motivi presumibilmente legati a questioni di tipo sentimentale”.

Il litigio avanti fino alle 2,30 circa, quando “all’apice del diverbio – aggiungono i Carabinieri . giunti sulla SP32 nel comune di Borgo Ticino, il Pastore arrestava l’auto e dopo aver estratto un coltello  colpiva ripetutamente il proprio amico, per poi darsi alla fuga”.

La segnalazione di quanto stava accadendo arrivava al Comando di Arona “da un passante”. I CC riuscivano a rintracciare l’auto del ragazzo “il quale vistosi scoperto cercava di far perdere le proprie tracce imboccando ad alta velocità l’autostrada A26 in direzione Milano. Giunto nei pressi della galleria autostradale ubicata all’altezza del comune di Castelletto Ticino, il fuggitivo perdeva però il controllo della vettura, andando ad impattare con la stessa contro la parete della galleria. I carabinieri così raggiungevano finalmente il Pastore, bloccandolo e traendolo in arresto”.

La nota del Nucleo Operativo dei CC di Arona fissa nelle 4,30 l’ora dell’arresto: un punto importate anche in rapporto all’orario di pubblicazione dei post-confessione su Facebook e su Instagram. Dopo l’arresto, precisano ancora i Carabinieri, il ragazzo è stato accompagnato prima all’ospedale di Borgomanero per essere medicato delle ferite riportate nell’incidente e poi veniva accompagnato presso il carcere di Novara, ove si trova tuttora, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. 

ECV

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