Cronaca - 27 luglio 2019, 14:25

Carabiniere ucciso a Roma, bufera per il post di un insegnante novarese

Carabiniere ucciso a Roma, bufera per il post di un insegnante novarese

 È ancora bufera in Piemonte (ma il caso sta rapidamente assumendo una dimensione nazionale) per un post fuori dalle righe pubblicato su Facebook. Commentando ieri a tarda sera nelle pagine di una community novarese (“Sei di Novara senza se e senza ma”) la notizia dell’assassinio del carabiniere Mario Cerciello Rega, una insegnante del liceo scientifico “Pascal” di Romentino, a pochi chilometri dal capoluogo, ha scritto “Uno in meno e chiaramente con sguardo poco intelligente. Non ne sentiremo la mancanza”.
 Il post veniva immediatamente commentato e condiviso non solo dai membri della community, ma anche da una serie di esponenti politici, assumendo subito una dimensione nazionale.
L’assessore regionale novarese Matteo Marnati (Lega) scrive sula sua pagina “Siamo alla follia pura. Questo è inaccettabile, mi auguro che qualcuno prenda provvedimenti”. Anche il parlamentare legista Paolo Tiramani definisce il post “vergognoso e inqualificabile” e annunciano una interrogazione al ministro dell’istruzione.
Protagonista della vicenda è Eliana Frontini, 51 anni, insegnante di lettere e storia dell’arte, piuttosto nota in città anche per le sue collaborazioni con i giornali locali e come esperta di storia novarese. Contattata dai giornalisti, lei non nega di essere l’autrice del post, e ammette: “Ho esagerato”. Un post in questo senso è apparso questa mattina anche sulla sua bacheca: “Amici – scrive – mi spiace per quanto sta accadendo, non me lo spiego proprio. Chi mi conosce speso sappia che non penso così”. Sulla vicenda stanno comunque indagando i carabinieri di Galliate.
Ma Intanto la polemica si allarga a macchia d’olio. Sul caso è intervenuto, sempre su Facebook, anche il sindaco di Novara Alessandro Canelli, che, oltre alla docente, attacca frontalmente anche l’ex senatrice Pd Elena Ferrara (che, paradossalmente, è l’autrice della legge nazionale contro il cyberbullismo e il cattivo uso dei social network approvata nella scorsa legislatura). L’ex parlamentare aveva condiviso sul suo profilo un articolo di giornale che riferiva delle prime reazioni del ministro Salvini (“Ammazzato da due str…., lavori forzati a vita) e aveva commentato: “A me appare chiaro chi è lo str…”.
Il sindaco Canelli scrive: “Su Facebook ormai chiunque si permette di scrivere qualsiasi cosa. Senza freni. Dalla ex senatrice Pd che insulta il ministro degli interni solo perché non la pensa come lui, a chi addirittura commenta compiaciuta la morte del povero vicebrigadiere Cerciello insultandone la memoria e deridendolo. La cosa incredibile – conclude Canelli – e che entrambe le persone sono insegnanti e hanno la responsabilità di formare giovani”.

E.C.V.

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