Continuano a emergere sviluppi attorno al caso di cronaca nera verificatosi a Cuneo nel tardo pomeriggio di giovedì 4 luglio, quando presso i locali del negozio "Dimo Sport" un uomo ha freddato a colpi di pistola il titolare, Marco Deangelis, per poi rivolgere l'arma verso se stesso e uccidersi a sua volta.
L'identikit dell'omicida-suicida corrisponde a Germano Sciandra, 65enne residente insieme al fratello a Gratteria, frazione appartenente al comune di Mondovì, ma era originario della val Casotto, più precisamente di Pamparato, dove il suo ricordo è ancora vivo in molte persone, a cominciare dagli amministratori locali. In paese lo conoscevano tutti. Sciandra non si era mai sposato.
Si è detto "attonito" il sindaco, Franco Borgna, eletto in occasione della tornata elettorale di domenica 26 maggio: "Io e Germano eravamo compagni di scuola ai tempi delle elementari. Era un ragazzo molto socievole, spesso giocavamo e ci divertivamo insieme. Crescendo ci siamo persi di vista, anche perché lui ha lasciato il paese in giovanissima età".
Il primo cittadino, al pari di alcuni dipendenti municipali, è sconvolto: "Leggere il suo nome sulle prime pagine dei giornali associato al termine 'killer' ci ha fatto venire i brividi".
Sciandra, o comunque la sua famiglia, possiede ancora un'abitazione isolata nel Comune di Pamparato, fuori dal concentrico. "Non l'abbiamo mai più visto passare di qui - dicono dal municipio -. Era una persona molto riservata, non era il classico tipo 'da bar'. Di lui si sapeva poco. Dispiace che sia andata a finire così".