Novara - 24 aprile 2019, 12:00

Coro del cai e alcolisti anonimi: villa Segu’ è di nuovo abitata

Coro del cai e alcolisti anonimi: villa Segu’ è di nuovo abitata

Il coro degli alpini e i gruppi di aiuto alle persone che vivono il dramma dell’alcolismo: sarà una convivenza inedita quella che consentirà di restituire vita ad un immobile prestigioso ma in condizioni critiche e, soprattutto, inutilizzato da tempo.Stiamo parlando di Villa Segù, antica dimora di una delle famiglie nobili della città, donata al Comune dall’ultima discendente della famiglia. La struttura ha avuto da sempre una vocazione ad ospitare servizi di assistenza alle persone: per molti anni fu sede di una comunità residenziale di recupero per tossicodipendenti, poi il Comune vi insediò un centro diurno per disabli, trasferito un paio di anni fa.  Da allora l’immobile è in disuso, ed in gran parte degradato. Ma alcuni locali, quattro per la precisione, collocati al piano terra, sono utilizzabili.Così il comune, già nello scorso settembre, ha pubblicato un avviso per la concessione in uso dei locali stessi ad associazioni che fossero interessate.  L’operazione è stata piuttosto faticosa: al primo bando ha risposto una sola associazione, il Coro Cai Città di Novara, alla quale già ad ottobre è stato assegnato un primo locale di circa 75 metri quadrati. Il canone stabilito è di 2.824 euro annui più € 833 di spese.Per evitare di lasciare ancora vuoti anche gli altri locali, il servizio patrimonio ha interpellato tutte le associazioni che avevano fatto richiesta di assegnazione di spazi in immobili di proprietà comunale, proponendo l’affidamento degli spazi in Vila Segù. A questo seconda “call” hanno risposto, nel mese di febbraio, due associazioni, tra loro affini: il Gruppo Familiari Al-Anon e AA Alcolisti Anonimi Gruppo San Gaudenzio Novara. 

A seguito della richiesta, i tre locali rimanenti sono stati assegnati alle due associazioni: alla prima due locali di 26 e 29 metri quadrati, alla seconda l’ultimo locale, di 29 metri quadrati.

In considerazione della particolare attività svolta, il canone previsto è stato abbattuto del 90%: le due associazioni pagheranno quindi una cifra pressochè simbolica di poco più di 100 euro all’anno per ciascun locale, al netto delle spese, che assommano ad una cifra tra i 350 e i 400 euro annui per ciascun locale.

Le concessioni sono quinquennali e sono già vigenti.

Coro e gruppi di aiuto agli alcolisti avranno come “vicina di casa” l’associazione L’Ontano che con la sua “Cà di Asu” utilizza la parte esterna della villa e i terreni circostanti per una apprezzatissima forma di terapia per soggetti disabili con l’utilizzo di simpatici asinelli.

E.C.V.

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