Borgomanero punta a ripensare la mobilità urbana attraverso un piano strategico partecipato, che analizzi criticità e opportunità per rendere la città più sicura, vivibile e sostenibile. La società Decisio, incaricata di stilare il progetto, ha realizzato interviste ai cittadini per raccogliere opinioni e suggerimenti sul traffico, la mobilità pedonale e ciclabile e le necessità del territorio.
Il percorso partecipativo, definito come «laboratorio urbano», si è concluso a novembre con la definizione del quadro conoscitivo della città. Dal 2026 partiranno le strategie operative e le azioni concrete, mentre la conclusione dell’intero iter è prevista in primavera.
Dal documento redatto da Francesca Montisci, economista e analista dati, e dagli architetti Michela Lucchini e Giovanni Mandelli, emergono le principali esigenze della città: maggiori collegamenti ciclopedonali con le frazioni, aree sicure vicino ai luoghi «sensibili» come scuole, spazi di sosta potenziati per i mezzi pubblici e regolamentazione della velocità nel centro storico. Importante anche il rafforzamento dell’educazione stradale e civica nelle scuole.
Negli ultimi anni sono stati registrati interventi per la messa in sicurezza delle principali vie trafficate, come Novara, Matteotti e Franzi, mentre nel recente Consiglio comunale sono stati stanziati 635 mila euro per una nuova pista ciclopedonale in via Maggiora e 400 mila euro per via Bennaglia.
Secondo il sindaco Sergio Bossi, il progetto non mira semplicemente a ridurre il traffico o realizzare nuovi parcheggi, ma a ripensare gli spazi urbani per renderli più sicuri, accessibili e vivibili per tutti i cittadini.