Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro, infatti, impone al datore di lavoro di valutare tutti i rischi - inclusi quelli legati alla circolazione stradale. Considerando che gli incidenti dei dipendenti in orario di lavoro possono avere conseguenza drammatiche sia dal punto di vista umano che economico (oltre a possibili ripercussioni penali per i responsabili aziendali), cosa si può fare per aumentare la sicurezza di chi guida i mezzi aziendali?
Prevenzione basata sui dati di guida
La risposta ha molte sfaccettature, tutte con un elemento in comune: l’utilizzo della tecnologia. Le aziende più attente, infatti, hanno iniziato a utilizzare sistemi di telematica che permettono di identificare i comportamenti a rischio come le frenate brusche, le accelerazioni improvvise o l’eccessiva velocità.
I dati ottenuti consentono di organizzare sessioni formative personalizzate, concentrandosi sulle aree di miglioramento specifiche di ciascun conducente: un metodo molto più efficace rispetto ai corsi standardizzati. I numeri, d’altronde, parlano chiaro. Le statistiche INAIL evidenziano come gli infortuni in itinere siano in costante aumento: dal 2023 al 2024 sono cresciuti di 5 punti percentuale e rappresentano ben il 19% del totale di infortuni denunciati.
Manutenzione programmata e affidabilità dei mezzi
Anche la manutenzione è un fattore chiave per la sicurezza. Un veicolo mal manutenuto rappresenta un pericolo concreto per chi lo guida e per gli altri utenti della strada. Pneumatici consumati, freni consumati o problemi al sistema di illuminazione riducono l’efficienza dei mezzi e possono causare gravi incidenti.
Le aziende, quindi, dovrebbero stabilire protocolli di manutenzione rigorosi e prevedere controlli periodici programmati. Il monitoraggio telematico può supportare anche questo aspetto, ad esempio segnalando automaticamente quando un veicolo raggiunge la percorrenza chilometrica che richiede un intervento: in questo modo si riduce il rischio di guasti improvvisi.
Cultura aziendale orientata alla sicurezza
Creare una vera cultura della sicurezza significa andare oltre gli obblighi normativi e fare della prevenzione un valore condiviso. Coinvolgere gli autisti nelle decisioni, ascoltare le loro segnalazioni e premiare i comportamenti virtuosi contribuisce a creare un ambiente di lavoro più sano e sicuro.
Alcune aziende, ad esempio, hanno introdotto sistemi di incentivi economici legati alla sicurezza che premiano chi mantiene standard elevati di guida responsabile. Secondo i dati del Rapporto statistico 2024 sull'incidentalità stradale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che raccoglie anche le analisi INAIL sugli infortuni con mezzi di trasporto, le aziende che investono in programmi strutturati registrano una riduzione significativa degli infortuni.
Monitoraggio continuo e miglioramento
La sicurezza stradale in ambito lavorativo richiede un impegno costante e sistemico. Non basta implementare una soluzione tecnologica, ma è necessario analizzare periodicamente i dati raccolti, identificare i trend preoccupanti e intervenire in maniera tempestiva.
Le dashboard intuitive offerte dalle piattaforme di gestione disponibili oggi permettono ai responsabili della sicurezza di avere, come mai prima d’ora, una visione completa e aggiornata del livello di rischio della flotta. In questo modo si facilitano le decisioni informate e tempestive, a vantaggio delle aziende e di tutti gli utenti della strada.
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