Associazioni - 24 novembre 2025, 16:35

Il Cst Novara Vco all'incontro nazionale dei centri servizi per il volontariato

Alla riunione di Palermo erano presenti il presidente Carlo Teruzzi, il direttore Caterina Mandarini e il presidente di CSVnet Piemonte Daniele Giaime

Nella foto Daniele Giaime, Carlo Teruzzi e Caterina Mandarini

Tre giorni di confronto, idee e visioni per il sistema dei centri di servizio per il volontariato nel meeting nazionale dei presidenti e dei direttori dei Csv, promosso da CSVnet, che si è tenuto lo scorso fine settimana a Palermo, capitale italiana del volontariato 2025. All’evento hanno partecipato anche il presidente del Centro Servizi per il territorio Novara Vco Carlo Teruzzi, il direttore Caterina Mandarini e il presidente di CSVnet Piemonte – nonché anche vicepresidente Cst – Daniele Giaime.

Incontri, momenti di dialogo e gruppi di lavoro si sono succeduti in un meeting che ha posto ai 49 Csv italiani diverse questioni e sfide da affrontare sia per il sistema dei Csv che per il volontariato. Nel suo discorso introduttivo, infatti, la presidente CSVnet Chiara Tommasini ha sottolineato come in questi ultimi anni i Csv italiani abbiano saputo fare rete, una rete solida e competente che ha saputo affrontare la riforma del terzo settore e supportare i volontari in questo passaggio.

Ma oggi la sfida è la direzione che questa rete vuole e deve prendere, la visione comune che i Csv devono avere per essere, insieme, un attore attivo delle trasformazioni sociali in atto, per consolidare i rapporti con gli stakeholder e prendere parte ai tavoli decisionali con enti e istituzioni sul terzo settore, per andare oltre il ruolo di semplici erogatori di servizi al volontariato e assumere il compito di programmare e orientare le azioni delle risorse che servono per lo sviluppo del volontariato. Il manifesto dei Csv afferma proprio questo nuovo ruolo e le nuove sfide per i Csv che debbono divenire agenti di sviluppo del volontariato nei territori. Una visione di rete, di insieme che rende il sistema dei Csv più autorevoli, senza naturalmente perdere l’anima locale e territoriale che ogni Csv ha.

“Il meeting è stato un importante momento di incontro e di confronto – afferma il presidente Cst Carlo Teruzzi – e le tematiche che si sono affrontate insieme sono centrali per il futuro dei Csv e del volontariato. Come Presidente del Cst ho portato nei dialoghi e nei tavoli di lavoro la nostra esperienza, che già per alcuni aspetti va nella direzione indicata dalla presidente Tommasini. Penso alla scuola di amministrazione condivisa, alle tante iniziative e progetti che realizziamo in collaborazione con gli stakeholder locali e gli enti del terzo settore, ai nostri operatori che in questi ultimi anni hanno accresciuto le loro competenze per poter supportare al meglio il volontariato e le trasformazioni che si stanno attraversando. Ma chiaramente è molto più quello che porto al Cst da questo meeting: la visione comune, la consapevolezza che è necessario fare sistema anche per rispondere ai bisogni locali e la necessità di coinvolgere sempre più le persone, di costruire alleanze”.

“La presidente Tommasini – spiega il presidente CSVnet Piemonte Daniele Giaime – ha sottolineato molto l’importanza delle confederazioni regionali nel suo discorso introduttivo, e di questo gliene sono molto grato. Noi siamo tra le prime confederazioni regionali istituite, i Csv Pimontesi si sono uniti qualche anno fa con una visione comune, unendo le proprie forze e competenze, generando sostenibilità non solo a livello economico, ma anche a livello sociale e culturale. Abbiamo in noi la forte consapevolezza che questa sia la direzione giusta perché come Tommasini ha detto è a livello regionale che molti stakeholder – politici, associativi, istituzionali – collocano la loro interlocuzione naturale ed è lì che si costruiscono politiche di welfare, di sviluppo locale, di partecipazione civica. E CSVnet Piemonte continua a percorrere questa strada consolidando il nostro ruolo e intensificando il nostro operato”.

comunicato stampa