La ricerca scientifica incontra direttamente i pazienti. Il 22 novembre, all’auditorium Gaudenzio Cattaneo dell’Università del Piemonte Orientale, verranno presentati i risultati di Flamin-Go, progetto europeo dedicato alla medicina di precisione per l’artrite reumatoide.
Al centro del lavoro c’è la creazione della prima sinovia su chip personalizzata, un modello microfluidico che riproduce il tessuto articolare dei singoli pazienti. Questa tecnologia permette di prevedere l’efficacia dei farmaci, limitare gli effetti collaterali e guidare terapie più mirate. I primi risultati sono molto promettenti e confermano il ruolo chiave della medicina di precisione nelle malattie autoimmuni.
Il progetto è nato al Caad, Centro di Ricerca Traslazionale sulle malattie autoimmuni e allergiche, punto di riferimento internazionale grazie all’integrazione tra biologia, ingegneria e clinica. “La collaborazione tra ospedali, università europee, aziende biotech e associazioni di pazienti – spiega la professoressa Annalisa Chiocchetti – ha permesso di trasformare la ricerca in soluzioni concrete. Flamin-Go è solo l’inizio di un percorso che porterà a validazioni cliniche, gemelli digitali e nuovi strumenti diagnostici”.
L’evento del 22 novembre, aperto a cittadini, pazienti e istituzioni, offrirà l’occasione di conoscere da vicino le tecnologie sviluppate, ascoltare le testimonianze dei pazienti, dialogare con i ricercatori e partecipare a una tavola rotonda. “La ricerca è più forte quando cammina insieme alle persone – conclude Chiocchetti – e questa giornata rappresenta un passo importante verso il futuro della medicina di precisione a Novara”.