Attualità - 19 novembre 2025, 16:45

“Magia, superstizione e truffe”: un percorso per riconoscere e prevenire i rischi dei culti distruttivi

Al Museo Storico Aldo Rossini inaugurata la mostra promossa da Sos Antiplagio con il patrocinio della Provincia di Novara. Un incontro per fare chiarezza su manipolazione, sette coercitive e tutela delle persone più fragili.

Si è tenuta sabato mattina, nelle sale del Museo Storico Novarese Aldo Rossini, l’inaugurazione della mostra e dell’incontro pubblico “Magia, superstizione e truffe”, un appuntamento organizzato da SOS Antiplagio con il patrocinio della Provincia di Novara. Un tema complesso e delicato, quello dei culti distruttivi e della manipolazione psicologica, affrontato con l’obiettivo di offrire strumenti concreti di prevenzione e di tutela soprattutto alle persone più vulnerabili.

La giornata si è aperta con la presentazione del libro “Lascia tutto e seguimi” di Martina Longhin, testimonianza autentica del percorso di una giovane donna intrappolata in un culto abusante. Un racconto che, nei toni lucidi e dolorosi, permette di comprendere dall’interno come possano nascere dipendenze emotive profonde, fino alla perdita della propria autonomia e identità. A seguire, l’intervento della psicoterapeuta Ilaria Principato ha contribuito a delineare le dinamiche psicologiche che caratterizzano i gruppi coercitivi: il controllo, l’isolamento, la pressione del leader carismatico, ma anche le fragilità che possono rendere una persona più esposta al rischio di manipolazione.

Per la Provincia di Novara era presente il Vicepresidente Andrea Crivelli, che nel suo saluto istituzionale ha richiamato il valore sociale dell’iniziativa: «Affrontare questi temi significa proteggere la libertà delle persone e rafforzare gli strumenti di prevenzione e consapevolezza. Iniziative come questa aiutano a rompere il silenzio, a dare voce alle vittime e a promuovere una cultura della vigilanza e della responsabilità condivisa. La Provincia sostiene con convinzione chi opera per informare, sensibilizzare e rendere la nostra comunità più consapevole e sicura».

La mostra e il percorso informativo resteranno aperti al pubblico fino al 23 novembre, tutti i giorni dalle 15.00 alle 18.30, sempre all’interno del Museo Storico Aldo Rossini. Un’occasione per approfondire un fenomeno spesso sottovalutato, ma che continua a rappresentare una minaccia concreta per la libertà e il benessere delle persone.

a.f.