(Adnkronos) - "L'approccio di Fondazione Msd al tema One Health riguarda a pieno titolo la salute pubblica. Pur nascendo da un'azienda farmaceutica, la Fondazione ha finalità completamente diverse e si dedica soprattutto a promuovere e sensibilizzare su temi che riguardano il benessere della collettività. One Health è un concetto affascinante e complesso: parla del legame profondo tra salute umana, salute animale e salute dell'ambiente. Per questo non va soltanto spiegato, ma va raccontato con linguaggi capaci di coinvolgere le persone, così da trasformare la conoscenza in comportamenti virtuosi, utili a ciascuno e all'intera società". Lo ha detto Claudia Rutigliano, coordinatrice scientifica di Fondazione Msd, intervenendo a Roma - nella sede del Palazzo dell'Informazione - all'incontro 'Salute e benessere come priorità sociale', evento di apertura della Social Sustainability Week.
"Per noi la leva del cambiamento è la Health Literacy, l'alfabetizzazione sanitaria - sottolinea Rutigliano - Come riconosciuto anche dall'Organizzazione mondiale della sanità, rappresenta un determinante fondamentale della salute e un elemento che abilita davvero un approccio One Health. Nei nostri programmi abbiamo sempre iniziato da una ricognizione dei bisogni formativi delle persone, con l'obiettivo di offrire un contributo concreto e di valore. Un altro aspetto per noi decisivo è il lavoro in collaborazione: i nostri progetti sono sempre stati sviluppati con partner autorevoli e numerosi. Questa coralità ha reso i percorsi più complessi da gestire, ma anche molto più ricchi e significativi".
"Nel 2023 - ricorda Rutigliano - abbiamo realizzato una prima indagine sulla popolazione adulta (18-65 anni) per capire qual era la consapevolezza sul tema One Health. I dati emersi sono stati molti, ma uno ci ha colpito in modo particolare: sebbene il tema risultasse interessante per la maggior parte degli intervistati, l'83% non aveva mai ricevuto una formazione dedicata. Da qui è nato un primo ciclo di webinar, una formazione inizialmente più tradizionale, ma resa innovativa dal coinvolgimento di molti attori diversi: esperti, clinici, giornalisti - fondamentali nella comunicazione scientifica - e rappresentanti del terzo settore, in particolare le associazioni di pazienti, molto sensibili al ruolo della prevenzione nell'ottica One Health. L'anno successivo abbiamo scelto di concentrarci sui giovani, un target centrale per la Fondazione. Anche qui siamo partiti da un'analisi dei bisogni, che ha evidenziato una forte richiesta di formazione soprattutto nelle scuole. Abbiamo quindi lanciato una call to action rivolta a istituti di tutta Italia, proponendo un percorso didattico basato su un gioco collaborativo. Il percorso si concludeva con la realizzazione di un elaborato che raccontasse cosa significasse One Health per gli studenti. La risposta è stata sorprendente: 1.600 ragazze e ragazzi hanno aderito producendo poesie, racconti, video e molti altri lavori creativi. I loro elaborati hanno rivelato sensibilità, interesse e una notevole consapevolezza: segno che la direzione intrapresa era quella giusta e che il modello formativo proposto ha funzionato".
"Siamo orgogliosi dei risultati ottenuti, anche grazie alle partnership e ai patrocini - rimarca la coordinatrice scientifica di Fondazione Msd - E continueremo a muoverci in questa direzione, convinti del valore del percorso avviato. Vorrei chiudere con una nota personale: ho due figlie gemelle di 11 anni, molto curiose, ma non sempre entusiaste quando racconto loro le mie giornate di lavoro. Quando però ho parlato dell'approccio One Health, del legame tra persone, animali e ambiente, le ho viste davvero interessate. E' un piccolo esempio, ma dice molto: se troviamo le parole giuste - conclude Rutigliano - One Health può parlare a tutti, anche ai più giovani".