Economia - 15 novembre 2025, 07:05

Coldiretti Novara-Vco – Sviluppo rurale: servono più risorse per sostenere il reddito delle imprese

Prioritaria la semplificazione per superare la burocrazia che penalizza le aziende agricole del territorio

Il Completamento per lo Sviluppo Rurale (CSR) del Piemonte è uno strumento fondamentale per sostenere le imprese, ma solo a condizione che sia adottata un’adeguata distribuzione delle risorse, anche attraverso fondi integrativi. E’ quanto evidenzia Coldiretti che ha già, nelle ultime settimane, sollecitato la Regione Piemonte su specifiche questioni a tutela delle aziende agricole piemontesi.

“Le imprese sono sempre più soggette, anche per effetto di disposizioni regionali, ad adeguamenti ed obblighi che significano, inevitabilmente, esborsi economici – sottolineano il Presidente di Coldiretti Novara-Vco Fabio Tofi e il Direttore Luciano Salvadori - Pensiamo, ad esempio, agli interventi strutturali per far fronte alle richieste del Piano regionale di Qualità dell’Aria che gravano sul bilancio aziendale con spese ed investimenti a fondo perduto. Oltretutto, non dimentichiamo che quanto le nostre imprese stanno già facendo, circa il citato Piano, va a beneficio dell’intera collettività. Rispetto, poi, agli interventi agro-climatico-ambientali, abbiamo registrato un deficit di carattere finanziario che significa non consentire ad un numero rilevante di imprese la possibilità di sviluppare e migliorare metodologie gestionali eco-sostenibili. E’ ora, quindi, che la Regione scelga una volta e per tutte la strada della semplificazione, eliminando il più possibile determinati obblighi burocratici che affossano solamente gli imprenditori, e ridistribuisca in modo più equilibrato le risorse del CSR. Parallelamente risulta essenziale vengano stanziati adeguati fondi da utilizzare in maniera mirata per creare e sviluppare, a livello regionale, progetti aventi un’ampia ricaduta in ambito sociale, economico ed ambientale, come quelli che riguardano la gestione idrica. La garanzia dell’acqua è centrale, infatti, per l’agroalimentare italiano con circa il 41% del valore aggiunto prodotto dal settore che deriva proprio da produzioni irrigue. Proprio per assicurare una piena disponibilità delle risorse è necessario puntare sulla realizzazione di un grande piano di invasi multifunzionali capaci di garantire l’approvvigionamento idrico e produrre energia pulita”.

comunicato stampa